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Coronavirus, permessa la passeggiata genitore-figlio. Resta il divieto al jogging: le novità dal Viminale

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Coronavirus. Una boccata d’aria, in questo momento di isolamento, è tutto fuorché scontata. Il periodo che stiamo vivendo in qualche modo segnerà una svolta: se prima ogni gesto più “ovvio” sembrava venir facile, ora il...

Mattia Fele

Coronavirus. Una boccata d'aria, in questo momento di isolamento, è tutto fuorché scontata. Il periodo che stiamo vivendo in qualche modo segnerà una svolta: se prima ogni gesto più "ovvio" sembrava venir facile, ora il dettaglio fa la differenza. Un po' di sole, pochi rumori, animali in strada. Il contatto tra ciò che c'è dentro e ciò che c'è fuori, forse un po' sbiadito nel prima, sarà il centro del nostro dopo. O almeno questa è la speranza. Un altro spiraglio arriva dal Viminale, che, in una nuova circolare, chiarisce il concetto di "diritto alla primavera e al sole", permettendo così la passeggiata, sia essa fatta in solitudine o con i propri figli - a debita distanza - e nei pressi delle proprie abitazioni.

Passeggiata: si può!

Il Viminale ha inviato una circolare ai prefetti, come chiarimento per quanto riguarda i divieti e le misure, atte come si sa ad evitare assembramenti. Anche gli spostamenti sono vietati, sia da un comune all'altro sia all'interno del proprio, se non per motivate necessità. Questa la nota del Viminale: "E' da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all'aperto, purché in prossimità della propria abitazione". Resta invece il divieto per il jogging, in gruppo o in solitaria: pena questo, come per tutte le altre contravvenzioni, una multa salatissima che parte da 400 euro.