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Coronavirus, De Magistris: “Napoli si sta comportando con responsabilità, ringrazio il sacrificio del personale sanitario”

Coronavirus, De Magistris: “Napoli si sta comportando con responsabilità, ringrazio il sacrificio del personale sanitario”

Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, ha rilasciato un'intervista al Fatto Quotidiano

Domenico D'Ausilio

Coronavirus, De Magistris: “Napoli si sta comportando con responsabilità, ringrazio il sacrificio del personale sanitario”

Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, ha rilasciato un'intervista al Fatto Quotidiano. Il primo cittadino partenopeo si è soffermato sull'emergenza coronavirus in città.

De Magistris sull'emergenza coronavirus a Napoli

"Per riaprire c’è bisogno di una voce autorevole a livello nazionale. Basta con questa distonia tra Stato e alcune Regioni. C’è bisogno che il comitato tecnico scientifico supporti le decisioni autonome della politica e che ci facciano capire in tempi brevi quando può iniziare la fase 2. Per Napoli la data può essere il 4 maggio. Ma a tre condizioni: che fino al 3 maggio si stia in casa, continuino a essere confortevoli i dati sanitari, l’apertura sia graduale e si preservi il diritto alla salute con distanziamento sociale, mascherine e precauzioni varie".

Sulla disciplina dei cittadini

"Napoli si sta comportando con responsabilità. La solita narrazione della Napoli indisciplinata e lazzarona, è offensiva. Per primi abbiamo chiuso scuole e cantieri e sanificato gli uffici pubblici. Disciplina dei cittadini e scelte del Comune, sono gli elementi che hanno frenato il contagio. Ad oggi abbiamo poco più di 800 casi e meno decessi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso".

Sulla riapertura della città

"Abbiamo dato già dei segnali alle attività produttive: niente tasse per tutto il 2020, nel prossimo futuro bisogna andare per strada, ma in maniera disseminata. Non più concentrazioni. Più spazi pubblici da utilizzare, iniziative distribuite sul territorio, più bici, pedonalizzazione, riscoperta degli spazi naturali".

Su De Luca

"In Campania abbiamo dovuto subire delle ordinanze che sfiorano il sadismo istituzionale. Per quale motivo vieti la consegna a casa del cibo? Dal punto di vista sanitario è controproducente, da quello economico è un colpo durissimo a migliaia di lavoratori. È una misura punitiva e senza senso".

Sul modello lombardo

"In Campania è iniziata l’epidemia con 334 posti di terapia intensiva per tutte le patologie, per legge ne avremmo dovuti avere 1.500, arriviamo a maggio a 500 posti, il resto sono chiacchiere e propaganda. C’è stata una riduzione selvaggia di ospedali, pronto soccorso, medici, infermieri. Questa è la regione che ha fatto meno tamponi. Se la battaglia si sta vincendo è solo grazie al rigore dei cittadini e al sacrificio del personale sanitario. La Lombardia? I dati ci dicono che il modello era un bluff".