Su De Laurentiis
—"Non si è sentito il presidente nell'indecifrabile ruolo che si è dato. Tace ma vede. Non interviene ma osserva. Sopporta ma registra. Aurelio De Laurentiis non raggiunge Conte neanche con una battuta edulcorante, un sorriso mirato, uno sbuffo di incenso. Non è rimasto certo insensibile se Conte risponde a brutto muso alla domanda sui malumori del primo campione del club, peraltro scelto dalla società ancora prima del dietrofront di Conte".
L'attacco a Manna
—"Nel Napoli c'è un direttore sportivo, per definizione responsabile dell'area tecnica. Non è intervenuto, magari convocando allenatore e giocatore per il più onesto dei chiarimenti. È rimasto ancora bollato da quel riferimento "giovane direttore", come lo definì Conte. "Giovane", un aggettivo che non gli ha certo dato autorevolezza nella vita societaria ad alti livelli né al mercato, confuso e pasticciato, e non certo per colpa sua".
Sui 3 acquisti che mancano al Napoli
—"Dovevano arrivare l'erede di Kvara, robuste riserve di Anguissa e Di Lorenzo. Poi? Questa la ricostruzione. Si riparte dal diktat di Conte. «Non consento il secondo errore». Se nessuno è riuscito a portarli fuori delle secche di uno strappo evitabile nell'esclusivo interesse dei due e dell'immagine del Napoli si prenda atto. Da stasera sono tutti chiamati a dare di più".
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