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calcionapoli1926 rassegna Corbo: “La sconfitta contro il Torino apre una seria riflessione sul mercato”

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Corbo: “La sconfitta contro il Torino apre una seria riflessione sul mercato”

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Il noto giornalista ha analizzato l'operato del direttore sportivo azzurro Giovanni Manna alla luce del KO contro i granata
Bruno Stampa

Nella sconfitta rimediata dal Napoli in casa del Torino, le diverse seconde linee scese in campo non hanno brillato, con prestazioni spesso insufficienti, come nel caso dei nuovi acquisti Beukema e Lucca, per fare due esempi. La prestazione deludente, con le alternative che non si sono mostrate all'altezza dei titolari, apre anche dei ragionamenti sull'operato del direttore sportivo Giovanni Manna nel corso della sessione estiva di calciomercato. Ne ha parlato così Antonio Corbo, giornalista, nel suo editoriale per l'edizione odierna di Repubblica.

Corbo: "Il mercato del Napoli è stato raccontato con troppo ottimismo da chi lo ha diretto"

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"Occhi puntati verso il cielo bluastro di Torino, un urlo senza più speranza di ribellione e resa, “Noooo”, nella reazione di Antonio Conte c’è tutta questa partita che il Napoli non tollera, né sa spiegarsi, una serie di inciampi e contrattempi che subisce come la trama di una oscura maledizione. Avrà tempo, forza e animo per riunirsi nella sua orgogliosa identità di squadra che sapeva vincere anche giocando male. Coraggio, deve farcela, martedì c’è la Champions. Lucca dà suo malgrado meno del suo effettivo valore, ma in un calcio cinico si finisce per pensare che è costato poco meno di 40 milioni, contro gli spiccioli lasciati da Simeone e la metà pagata dall’Atletico Madrid per il pari età Raspadori ora titolare della Nazionale. Un sabato nero come questo legittima le riflessioni sul mercato costoso, pasticciato e confuso purtroppo raccontato con molta enfasi ed ottimismo da chi l’ha diretto. Di questo mercato si ricordano tuttavia due strepitosi colpi. Hojlund, peccato che si sa fermato proprio lui passato dalla sua Nazionale ai preparatori del Napoli, ritenuti eccellenti proprio per la severità del programma di lavoro. L’altro è De Bruyne che per la sua generosità è diventato ubiquo, presente in ogni zona del Napoli, fino a interpretare anche i compiti di Lobotka assente anche lui per malanni e sostituito da un evanescente Gilmour".