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Repubblica, Corbo: “È un Napoli che non conosce ostacoli, l’obiettivo è vicino!”

NAPLES, ITALY - MAY 11: Hirving Lozano of SSC Napoli celebrates with team mate Victor Osimhen after scoring their side's third goal during the Serie A match between SSC Napoli and Udinese Calcio at Stadio Diego Armando Maradona on May 11, 2021 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

L’indomani della roboante vittoria contro l’Udinese, che lancia gli azzurri verso la Champions, Antonio Corbo ha fatto, come di consueto, il punto della situazione in casa Napoli. Di seguito il suo editoriale su La Repubblica. RESTA...

Giuseppe Canetti

L'indomani della roboante vittoria contro l'Udinese, che lancia gli azzurri verso la Champions, Antonio Corbo ha fatto, come di consueto, il punto della situazione in casa Napoli. Di seguito il suo editoriale su La Repubblica.

 Foto by Getty

"In una concitata scena di lotta greco-romana, il greco Manolas contro l’italiano di colore Okaka, spingi tu e spingo io, ricomincia una partita che sembrava agilmente vinta dal Napoli su una Udinese contemplativa, come uno dei primi gruppi che riaprono la stagione turistica a Pompei. Errori difensivi che sembrano studiati per sventare il rischio della noia, danno brividi alla fine del primo tempo. Il Napoli saprà comunque riprendersi la vittoria che lo tiene sempre e ancor più in volo per la Champions".

"Ma certe sbandate sono da censura per una delle squadre più in forma di questo complesso finale delle grandi. Sono passati 41 minuti quando Okaka finalmente piega Manolas e tenta di rianimare una sfida finora illuminata dal talento di Zielinski, impreziosita dalla tecnica di Fabian Ruiz che dalla destra indovina un sinistro per il secondo incrocio, gol da cineteca, ma sfida resa anche vibrante da Osimhen, che porta i suoi solitari assalti con forza, coraggio, intuito. Il gigante nigeriano mostra sempre qualcosa in più: una rivelazione dopo l’altra, la sua falcata perentoria gli consente di piombare sulla difesa udinese bloccandone il gioco in uscita. Un attaccante prezioso nelle due fasi: difende alto con pressing spavaldo, ma riparte deciso per concludere. Esemplare lo scompiglio che porta tra gli avversari, nell’azione conclusa da Zielinski, è il gol dell’inafferrabile fantasista a portare il Napoli in vantaggio".

"L’Udinese nella ripresa si riscopre debole, mollemente appagata da una precoce salvezza. De Paul e Pereyra deludono, non danno un indirizzo al gioco della squadra, che soccombe di nuovo a centrocampo, quando il Napoli si riorganizza. Deve recuperare lucidità Lozano dopo un confuso avvio, non si esclude che abbiano un effetto negativo le urla di Gattuso, che da pochi metri vorrebbe telecomandarlo. Lozano legittima questo malizioso sospetto quando nella ripresa, sul versante apporto alla panchina, ritrova l’estro ed il gol. Quando basta per lasciare la scena dopo una prova complessivamente positiva. Esce senza gol Osimhen in anticipo, ma si può comprendere la decisione di Gattuso. Logica e prudenza. Inutile sprecare energie o rischiare infortuni se Osimhen dovrà trascinare il Napoli contro la Fiorentina nella penultima partita, ormai in prossimità della Champions".

"La resa dell’Udinese, che avvia una serie di cambi senza uscire dalla soggezione tattica, coincide con una affermazione collettiva sempre più evidente nella ripresa. Anche chi non aveva brillato all’inizio, si eleva. Come Di Lorenzo che suggella la sua generosa serie di sgroppate con un gol significativo: il quarto ieri sera, ma il primo su azione da corner per l’Udinese che ha un originale sistema difensivo a zona sui calci piazzati. Ci pensa in fine Insigne a dare colore con il quinto gol ad una sua partita stinta, gol che premia la fiducia di Gattuso. Tiene il capitano in campo sempre e comunque".

"Un Napoli che non conosce ostacoli in questa ripresa giocata con l’applicazione e la lucidità di chi sa che il suo campionato non è finito, anzi è vicino l’obiettivo che solo un mese fa sembrava utopia. Ancora due partite. Elegante anche la gestione di uno snodo cruciale della stagione. Gattuso ha deciso di andar via, cambiano anche i tweet. Elogi alla squadra, silenzio stavolta sul tecnico. De Laurentiis si è forse convinto che nel calcio come in amore non sempre vince chi fugge".