La sfida si giocherà nella giornata di sabato 18 ottobre
Sabato alle ore 18.00 il Napoli di Antonio Conte affronterà in trasferta il Torino. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma su quelle che potrebbero essere le scelte del tecnico leccese, a tre giorni dalla sfida. In particolare i ballottaggi sembrerebbero essere quattro. Di seguito quanto evidenziato.
Il dubbio in porta
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"Le ultime, dall’uscio del«Maradona», indurrebbero a sospettare che Milinkovic-Savic sia davanti a Meret, come «sussurrato» dalla sfida con il Genoa ma anche da quella con lo Sporting Lisbona, che in realtà hanno sovvertito le sensazioni precedenti, quelle di San Siro, quando con il Milan giocò invece Meret. Non sembra, ormai, soltanto una questione di piedi — quelli del serbo, per esempio, che aiutano nel palleggio e anche nella ripartenza rapida — ma le ragioni della scelta restano comunque inchiodate all’interpretazione del turnover, al modo in cui giocare e all’idea per affrontare l’avversario. O magari c’è anche psicologia, per avere due uomini pronti a tutto".
In difesa
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"Ci sono tre centrali totalmente affidabili—non avendo Rrahmani e con Buongiorno che è fermo da un po’ — ma uno di questi, Marianucci, non è utilizzabile in Champions League: a Milano, nella stessa situazione, Conte mandò il giovanotto al debutto e tutelò Beukema, per non annusare eventualmente pericoli. Può darsi che capiti ancora o magari no, avendo Buongiorno recuperato, non volendo azzardare in campionato ma sapendo che, probabilmente, potrebbe farlo a Eindhoven".
A sinistra
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"Spinazzola è diventato prepotentemente il leader della fascia sinistra, lo ha ribadito con il controllo e assist in occasione dell’1-1 con il Genoa: è l’uomo più in palla su quella corsia, che però offre pure chanches sia a Gutierrez che ad Olivera. Resta il duello ravvicinato di un certo tipo fra i tre mancini, che sanno attaccare e difendere ognuno a modo proprio: però Spinazzola un po’ di su e giù con la Nazionale travoli e spezzoni l’ha fatto. Resta l’incertezza, almeno fino alla lettura delle formazioni".