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Tra infortuni a catena, cambi di modulo forzati e una rosa spesso ridotta ai minimi termini, il Napoli continua a inseguire il sogno Scudetto. Il merito? Tutto (o quasi) di Antonio Conte, capace di tenere la squadra a galla anche nelle situazioni più disperate. Proprio su questo si è soffermata l'edizione odierna de La Repubblica.
"Gli azzurri sono stati invece bravissimi a coprirsi le spalle e sono riusciti a tenere duro anche nei frequenti momenti di emergenza, quando si è addirittura reso necessario il cambio di modulo dal 4- 3- 3 al 3- 5- 2. Sono state ben 11 le partite saltate per infortunio da Buongiorno e a più riprese si sono fermati pure Olivera e Spinazzola, mentre è già finita in largo anticipo per un problema muscolare la stagione di Juan Jesus. Ma la porta difesa da Meret ( e in qualche occasione nel girone d'andata da Caprile, quando si era fatto male anche il portiere friulano) è rimasta lo stesso quasi sempre inavvicinabile per le avversarie di turno. Al di là dei giocatori utilizzati. Per questo i 50 mila tifosi attesi allo stadio Maradona possono sperare che il tecnico leccese trovi l'antidoto giusto all'ennesima emergenza con il Torino. L'ex ct sta facendo i miracoli per non farsi beffare dalla coperta corta: in difesa e in attacco. Senza di lui il sogno scudetto sarebbe sfumato da un pezzo".
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