Nel 2018, il Napoli più bello degli ultimi trent’anni toccò il cielo con un dito, ma fu costretto a fermarsi a un passo dal sogno. Sei anni dopo, una squadra diversa, costruita con muscoli e sudore da Antonio Conte, è pronta a prendersi quel tricolore che sa di rivincita. Proprio su questo si è soffermata l'edizione odierna de Il Mattino.


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Il tricolore di oggi, l’urlo di ieri: Conte pronto a riscattare i 91 punti di Sarri
Dal dolore alla gloria: il Napoli di Conte vendica la beffa del 2018
—"Chiamiamola pure legge del contrappasso. Ma in senso buono, sia chiaro. Almeno per stavolta, anzi. Perché domani sera il Napoli potrebbe festeggiare lo "scudetto della fatica", una sorta di riscatto dopo lo "scudetto del cuore" andato in fumo nel 2018 al termine della cavalcata (purtroppo non gloriosa) dei 91 punti. Quello era un Napoli bellissimo, a tratti unico, forse irripetibile, che seppe scalare la classifica della serie A, sfiorare la vetta e poi ricadere per una notte insonne e un rosso prematuro. Dove? A Firenze, la città di Dante che più di tutti apprezzerebbe l'importanza della legge del contrappasso. Perché, inutile girarci attorno, il Napoli al quale manca un solo passo per cucirsi il quarto tricolore in petto è tutt'altra cosa rispetto a a quello della stagione 2017-18. Maurizio Sarri aveva costruito una squadra di rara bellezza, che si muoveva a meraviglia, con una serie di meccanismi mandati a memoria e che settimana dopo settimana ammattivano i malcapitati avversari.
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—Fu il Napoli della grande fuga iniziale, della grande frenata invernale e di quel sussulto meraviglioso in primavera, con quel colpo di testa di Koulibaly in casa della Juventus che sembrava aver rimesso gli azzurri sul binario dello scudetto. Il resto è storia nota, oltre che amara per i napoletani. Ma nel cuore di tutti quella stagione resta una grande occasione mancata. II Napoli di Conte, costruito su altri uomini, con altri ideali tattici e capace di vincere partite in maniera decisamente più sofferta, si appresta a "vendicare" quella squadra tanto bella quanto incompiuta. Scherzi del destino e di uno sport come il pallone che per antonomasia è capace di riservare le sorprese più imprevedibili. Lo sanno bene i tifosi azzurri, rimasti beffati nel 2018 e ancora con il cuore sospeso in questi ultimi giorni di passione. Se dovesse essere scudetto, sarà anche un po' quello del 2018, una sorta di urlo rimasto in gola e mai esploso".
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