Nel cuore di Napoli, l’attesa è carica di speranza. La città è pronta a celebrare, ma non senza prima passare per il filtro della razionalità imposta da Antonio Conte. Proprio su questo si è soffermata l'edizione odierna de La Gazzetta Dello Sport.


rassegna
Attesa e pazienza: il Napoli di Conte costruisce la vittoria con calma e scaramanzia
Scudetto nell’aria, ma Conte predica calma: Napoli tra speranze e sogni da realizzare
—"Napoli freme, ma non esulta. La città è in connessione con la squadra del ginnasiarca Antonio Conte che ha messo tutti a dieta di emozioni, in campo e fuori. Si potrà vincere, ma c’è da sudare e soprattutto da aspettare. Tutti col fiato sospeso. Gli striscioni, le bandiere e i nastri che si vedono in giro, anche nei quartieri popolari, sono i residui dell’altro scudetto, le macerie della vecchia festa non ancora consumate dai giorni passati e dal campionato sciagurato che ne è seguito, e nemmeno sono state ancora sostituite, come i drappi luttuosi raccontati da Carlo Levi in “Cristo si è fermato a Eboli”, solo che questi sono i drappi di festa".
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