30:29 min
calcionapoli1926 rassegna Dopo Bologna, può essere nato il Napoli del presente e del futuro: l’analisi – CdS

rassegna

Dopo Bologna, può essere nato il Napoli del presente e del futuro: l’analisi – CdS

Francesco Giovinazzo
Il Corriere dello Sport fa un'analisi sul nuovo Napoli, probabilmente plasmato da Conte dopo il ko col Bologna

L’edizione odierna del Corriere dello Sport analizza come il nuovo Napoli, nato probabilmente dalle riflessioni di Conte a Torino dopo la brutta sconfitta col Bologna, mostri un equilibrio tattico impressionante, che assicura solidità difensiva e sostegno continuo agli attaccanti, con soluzioni multiple in ogni reparto.

Napoli, la svolta di Conte arrivata post Bologna funziona: l'analisi

—  

"De Laurentiis ha ragione. Non una, ma due volte. La prima sulla forza del Napoli, quest’anno sicuramente più completo dell’anno scorso. La seconda sul condottiero che ha in panchina, il vero segreto di questo gruppo. La qualificazione contro il Cagliari tiene Conte in corsa ovunque, su quattro fronti. In campionato è primo, in Coppa Italia aspetta ai quarti Como o Fiorentina, in Champions al momento sarebbe ai playoff e fra qualche settimana si giocherà la Supercoppa con Milan, Inter e Bologna. Il merito principale è dell’allenatore, che è riuscito nella difficoltà a dare una svolta alla stagione. Con un’intuizione che rischia di aver fatto nascere dalle macerie di Bologna il Napoli del presente e del futuro. La squadra dà l’impressione di avere nelle corde il nuovo assetto tattico, plasmato nell’emergenza totale e con sei assenti di spessore.

Napoli, la rivoluzione tattica di Conte regala solidità e ampiezza all’attacco

—  

Al di là di chi gioca, il nuovo 3-4-2-1 interpretato con pressione uomo a uomo a tutto campo dà una grande solidità difensiva. E nello stesso tempo offre agli uomini d’attacco un sostegno costante ed efficace, sfruttando ampiezza e qualità degli esterni. Nonostante l’idea sia nata probabilmente nella settimana in cui Conte ha staccato la spina per recuperare energie, anche la rosa sembra costruita ad hoc per assorbire il cambiamento. Se si considerano anche Marianucci e Olivera, a disposizione ci sono sei centrali che possono alternarsi (aggiungendo Beukema, Rrahmani, Buongiorno e Juan Jesus). Sulle corsie esterne le coppie sono Di Lorenzo e Mazzocchi a destra e Gutierrez e Spinazzola a sinistra (con l’ex romanista che all’occorrenza può giocare sull’altra corsia e Olivera che può dare il cambio dall’altro lato). Al centro, oltre agli attuali titolari Lobotka e McTominay e alle attuali riserve Elmas e Vergara, sono attesi al rientro anche Anguissa e Gilmour. Così come sulla trequarti potrebbero alternarsi con Lang e Neres, lo stesso Elmas, Politano, il duttile McTominay e anche De Bruyne, quando rientrerà. Per la prima punta c’è solo l’imbarazzo della scelta: Hojlund, Lucca e Lukaku, ormai prossimo a tornare in campo. Chissà che Conte non abbia fatto già questo calcolo quando ha deciso la svolta. Quell’idea nata nella sua casa di Torino rischia di non essere solo una soluzione passeggera. Di questo passo diventerà la nuova linea guida del Napoli"