Napoli, la rivoluzione tattica di Conte regala solidità e ampiezza all’attacco
—Al di là di chi gioca, il nuovo 3-4-2-1 interpretato con pressione uomo a uomo a tutto campo dà una grande solidità difensiva. E nello stesso tempo offre agli uomini d’attacco un sostegno costante ed efficace, sfruttando ampiezza e qualità degli esterni. Nonostante l’idea sia nata probabilmente nella settimana in cui Conte ha staccato la spina per recuperare energie, anche la rosa sembra costruita ad hoc per assorbire il cambiamento. Se si considerano anche Marianucci e Olivera, a disposizione ci sono sei centrali che possono alternarsi (aggiungendo Beukema, Rrahmani, Buongiorno e Juan Jesus). Sulle corsie esterne le coppie sono Di Lorenzo e Mazzocchi a destra e Gutierrez e Spinazzola a sinistra (con l’ex romanista che all’occorrenza può giocare sull’altra corsia e Olivera che può dare il cambio dall’altro lato). Al centro, oltre agli attuali titolari Lobotka e McTominay e alle attuali riserve Elmas e Vergara, sono attesi al rientro anche Anguissa e Gilmour. Così come sulla trequarti potrebbero alternarsi con Lang e Neres, lo stesso Elmas, Politano, il duttile McTominay e anche De Bruyne, quando rientrerà. Per la prima punta c’è solo l’imbarazzo della scelta: Hojlund, Lucca e Lukaku, ormai prossimo a tornare in campo. Chissà che Conte non abbia fatto già questo calcolo quando ha deciso la svolta. Quell’idea nata nella sua casa di Torino rischia di non essere solo una soluzione passeggera. Di questo passo diventerà la nuova linea guida del Napoli"
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