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Conte ha cambiato il Napoli con una mossa: ritrovata l’anima e la brillantezza – CdS

Sara Ghezzi
Il tecnico azzurro ha preso per mano la squadra

La vera forza di un grande allenatore è quella di trovare nuove soluzioni per rialzare una squadra e combattere gli infortuni e Conte è un vero maestro in questo e lo sta dimostrando anche a Napoli. Dopo il Bologna la tempesta sembrava aver colpito la squadra azzurra, ma una mossa del tecnico ha restituito corpo e anima. L'analisi de Il Corriere dello Sport.

Conte ha cambiato il Napoli con una mossa: ritrovata l'anima e la brillantezza

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"Antonio Conte ha cambiato il Napoli in tre settimane, dal 9 al 30 novembre, dal crollo di Bologna al ritrovato primo posto di Roma (con il Milan), nel rispetto della reinterpretazione della regola dei 21 giorni di Maxwell Maltz, chirurgo plastico americano convinto che quello fosse il tempo sufficiente per abituarsi a nuove immagini e nuove dimensioni. Nel caso del Napoli è stato sufficiente riabituarsi dopo 14 mesi al 3-4-2-1, tirato fuori da Conte in emergenza e di questo passo destinato a diventare il futuro: la squadra è rinata senza sei pilastri triplicando gli sforzi, qualche giocatore è esploso e qualche altro è tornato su standard altissimi. Metamorfosi tattica a parte, gli elementi cruciali riguardano il corpo - Roma ha confermato una condizione brillante - e l’anima che dopo la sconfitta di Bologna sembrava smarrita agli occhi del tecnico: il Napoli non ha soltanto collezionato tre vittorie in otto giorni tra campionato e Champions con Atalanta, Qarabag e Roma, piuttosto ha sempre dominato dando anche l’impressione di aver riscoperto il senso del divertimento perduto.  C’era una volta l’addio di Conte dietro l’angolo e il tramonto di una squadra di ex duri: il ko con il Toro, l’umiliazione di Eindhoven, lo sfogo bolognese di Conte, la famosa pausa nel periodo della sosta, la raffica di infortuni. Romanzo terminale, sembrava l’anticamera della fine: è stato un nuovo inizio. Squadra più dura di prima, rinnovata nell’anima e nel vestito tattico a dispetto dell’emergenza profonda. [...] Ma il Napoli è rinato in assoluto: un gol subìto con l’Atalanta, due clean sheet di fila e difesa di nuovo blindata. Di Lorenzo è tornato dominante, Olivera attento e coinvolto, Beukema cresce di partita in partita accanto ai totem Rrahmani e Buongiorno. E Lobotka e McTominay si confermano straordinari: due fasi magistrali, la regia di Lobo e i gol di McT. E una ferocia pazzesca in coppia in mediana, soli contro tutti e senza l’aiuto di De Bruyne, Anguissa e Gilmour. Era il Napoli dei Fab Four, oggi è il Napoli di tutti".