Napoli-Juventus, la metamorfosi di Conte: da simbolo bianconero a capopopolo azzurro

Nel giorno di Napoli-Juventus, l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha dedicato un ampio focus al tecnico azzurro Antonio Conte, che negli ultimi tempi ha subito una vera e propria transizione sportiva. Il salentino è passato dall'essere un simbolo della cosiddetta "juventinità" al divenire capopopolo partenopeo al ritorno degli azzurri a Capodichino dopo la straordinaria vittoria di Bergamo. Di seguito, dunque, quanto riportato dalla Rosea.

Conte è il primo tifoso del Napoli, ma la Juve...

"È un uomo più maturo, capace di aprirsi alla passione della gente, di nutrirsi dell’affetto e di trovare ancora più stimoli. È sbarcato a Napoli con un sorriso grande così. E ha trovato subito le parole giuste per entrare nel cuore dei tifosi, con quel “amma faticà” che è diventato subito slogan. E da grande comunicatore qual è, ha messo subito a posto anche il capitolo più scomodo. È rimasto impassibile al «chi non salta...». E ha puntualizzato: «Non chiedetemi cose che non farò. Nel calcio ci vuole sempre rispetto, voi siete tifosi ed è giusto che incitiate la vostra squadra. Io sarò sempre educato e rispettoso non solo con la Juve, ma con tutte le squadre. Però oggi voi avete il primo tifoso del Napoli qui sul palco»".

Conte e Napoli sono un tutt'uno: il salentino è il nuovo capopopolo partenopeo

"Conte è completamente assorto dalla nuova vita napoletana. È un tutt’uno con l’ambiente, è un tifoso aggiunto oltre che il leader sportivo. Ha scelto di vivere in centro città, che ama girare a piedi come fosse un cittadino qualsiasi. Ha preso il megafono per dire grazie alle migliaia di persone arrivate a Capodichino a festeggiare la vittoria di Bergamo. Le stesse persone che si esaltano quando lo vedono correre ed esultare dopo i gol del loro Napoli. Perché Conte è questo, un catalizzatore di emozioni. Un capopopolo vero. E Napoli è pazza di lui".