L'edizione odierna della Gazzetta Dello Sport ha evidenziato la capacità di Antonio Conte nell'adattarsi in momenti di difficoltà ed emergenze, come quello che sta vivendo proprio ora il Napoli a causa degli infortuni.


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Ecco perché Conte ha dato dimostrazione di prontezza e adattabilità agli imprevisti
Conte ha dato dimostrazione di adattabilità e prontezza a Napoli, ecco perché
—"Perché giocarsela senza il georgiano era già difficilissimo, ma farlo senza il suo naturale sostituto diventa ancora più problematico. Un rebus, per la verità, che Antonio Conte ha la possibilità di sciogliere e risolvere, facendo ricorso a tutte le sue conoscenze, a tutte le sue intuizioni e a una flessibilità che, gli va riconosciuto, è sempre più rara tra i suoi colleghi. Glà, perché a differenza di tanti allenatori, definiamoli così, integralisti e mai disponibili a anteporre le necessità contingenti alle proprie idee, il tecnico azzurro ha dato quest'anno un'autentica lezione di prontezza e adattabilità alle situazioni che si sono via via presentate. Lui, tra gli assertori più convinti della difesa a 3, non ha avuto esitazioni alla vigilia della partita con la Juventus a cambiare faccia alla propria squadra, mettendosi improvvisamente a quattro. Che non è semplicemente un esercizio aritmetico, ma un sistema difensivo completamente diverso. Perché nel primo caso uno dei centrali può uscire quasi senza problemi sull’attaccante, andando a fare una sorta di “cacciatore”, nel secondo non può mai mettersi a rischio di aprire una voragine sull’ultima linea. C’è voluta perciò pazienza e ci è voluto tanto lavoro. Esattamente come è successo nella recente inversione, quando – esattamente come ora – si è ritrovato senza esterni d’attacco. Costretto a passare dal 4-3-3 al probabile 4-4-2 più “armonico”, con cui affronterà queste ultime gare. Con Raspadori al fianco o nei pressi di Lukaku e McTominay più largo, in un centrocampo rivoluzionato. Di sicuro, cambiando le caratteristiche degli interpreti, bisognerà anche stravolgere – e Conte è bravissimo a farlo – funzioni e posizioni. E da qui riparte il Napoli – con i problemi contingenti e la garanzia di un grande allenatore – per queste cinque partite che possono determinare il futuro, almeno a giudicare dal termometro delle ultime dichiarazioni. Anche se ora – con l’orgoglio di essere arrivato fino alla fine nel testa a testa con l’Inter e il peso di un ruolo da favorito che in molti, calendario alla mano, tendono ad accreditargli – Conte sa bene che è importante solo il presente. Poi ci sarà modo per chiarirsi, per ridisegnare magari il mercato e colorare i propri umori. In questo momento bisogna soltanto giocarsi al meglio le carte a disposizione. E Conte ha già dimostrato di saper sempre pescare l’asso nel mazzo".
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