L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha dedicato ampio spazio al lavoro di Antonio Conte sulla panchina del Napoli. In pochi mesi, l'allenatore è riuscito non solo a risollevare le sorti della squadra, ma anche a far rendere al meglio ogni singolo giocatore.
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Conte, dalle macerie alla gloria: in soli sette mesi di lavoro il Napoli è rinato
Un risultato che sottolinea la capacità del tecnico di ottenere il massimo da una squadra che ora punta con determinazione a lottare per il titolo
Conte, la rinascita in sette mesi: un miracolo tattico?
—"Vero, il suo ingaggio vale di per sé un cambio di rotta immediato e un ritorno alla competitività. Però non era facile ricostruire così velocemente dalle macerie. Spalletti vinse al secondo anno, riuscendo a convincere il gruppo rivoluzionato dagli addii di Insigne, Mertens e Koulibaly e dagli arrivi di Kvaratskhelia, Kim, Simeone e Raspadori, a poter andare a dominare su tutti i campi rimanendo uniti e cercando di imporre sempre la propria filosofia alla ricerca della bellezza. Antonio, invece, è lì a giocarsela dopo appena sette mesi di lavoro, dopo un’altra – e assai più complessa – rivoluzione".
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