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Conte, nessuna critica al mercato: solo un padre che protegge i propri figli – GdS

Sara Ghezzi
Il tecnico ha voluto mettere in chiaro alcune cose

Antonio Conte dopo la vittoria contro il Pisa ha parlato del mercato del Napoli che ricorda esser stato una costruzione di una rosa che mancava nella scorsa stagione. Inoltre, ha sottolineato come fossero arrivati numerosi giovani non abituati a determinate competizioni. In molti hanno letto una critica in queste affermazioni, ma come sottolinea l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il tecnico ha in realtà voluto proteggere i suoi ragazzi. A seguire un estratto dell'articolo.

Conte, nessuna critica al mercato: solo un padre che protegge i propri figli

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"In molti hanno visto nell’uscita di Conte un attacco al mercato. Un mercato da 150 e passa milioni, per il secondo anno consecutivo. In realtà, l’intenzione di Antonio era un’altra. Che poi è lo stesso concetto che va ribadendo dall’inizio della preparazione, nella prima conferenza a Dimaro. L’obiettivo del tecnico è chiarissimo e punta a fare passare questo messaggio: il Napoli ha fatto un mercato di costruzione, per permettere alla squadra di poter essere competitiva in tutte le competizioni. E il suo gruppo va difeso in ogni modo. E quando Conte fa il confronto con le altre, vuole mettere in evidenza il fatto che il Napoli ha dovuto rinforzare la panchina, riempire un vuoto in rosa che non gli avrebbe permesso di poter affrontare, numericamente, le quattro competizioni. Per questo Antonio pungola anche le rivali, che hanno potuto alzare il livello di rose più ampie, già rodate e pronte a sostenere più impegni. Insomma, Conte voleva solo difendere un gruppo che sta inserendo nove nuovi elementi che-De Bruyne a parte - provengono da contesti con aspettative molto diverse. Napoli è un altro mondo e puoi capirlo solo se ci vivi dentro. Non è semplice gestire la pressione di una città così piena di passione e ambizione, specie ora, con lo scudetto sul petto".

L'obiettivo delle parole di Conte

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"L’obiettivo è proteggere i nuovi, meno abituati agli eccessi di esaltazione e di depressione intorno al loro rendimento. Per alzare l’asticella, servono tempo e pazienza. Come accaduto con Lucca, caricato di responsabilità nelle prime uscite senza Lukaku e quasi divorato dalla pressione. Col Pisa, dentro a quel destro fulminante, c’era tutta la rabbia di chi si era già sentito bersaglio della critica. Conte non è scontento né è stato critico. Sembra un padre intento a proteggere i suoi figli. Sta costruendo un nuovo gruppo, formato da tanti nuovi elementi giovani che vanno accompagnati con pazienza nel loro percorso. È stato, per esempio, il primo a avallare l’abbandono

della pista Ndoye quando aveva raggiunto cifre eccessive, concetto sottolineato nell’ultima conferenza a Castel di Sangro assieme all’orgoglio di difendere un progetto che si muove restando fedele ai suoi principi".