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Conte sta studiando anche un piano B per sostituire Kvaratskhelia: l’idea del tecnico

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Il tecnico sta valutando anche un'altra opzione per la sostituzione del georgiano
Sara Ghezzi

Conte nelle prossime gare dovrà sostituire Kvaratskhelia che sarà fermo ai box a causa di un infortunio al ginocchio. Il favorito per sostituirlo nella gara contro l'Udinese è Neres, ma il tecnico azzurro sta pensando anche ad un piano B. Lo rivela l'edizione odierna de Il Mattino. A seguire un estratto dell'articolo.

Conte sta studiando un piano B per la sostituzione di Kvara: l'idea del tecnico

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"Compresi gli innesti di Raspadori e Ngonge, che possono dettare per Lukaku e che possono anche spingere a staccarsi dal 4-3-3 o dal 4-2-4 per provare altre vie. Preziose saranno pure le verticalizzazioni veloci di McTominay per consentire a Big Rom di sfidare in campo aperto i difensori friulani.


La scelta di David s'impone per il talento, anche se c'è anche Raspadori che in quel lato del campo ha sempre giocato. Anche senza mai trovarsi pienamente a suo agio. Ecco, proprio per valorizzare Jack, in questi giorni Conte ha tentato altre vie rispetto a quella maestra, magari con il 4-4-2 e proprio l'ex Sassuolo a fare la spalla a Lukaku.

C'è da tenere in conto anche Ngonge che può spendere meglio velocità e tecnica. Ma per intenderci: qui non c'è solo l'Udinese con cui fare i conti. Anche con Genova e Venezia bisogna preparare un Napoli senza Kvara. A centrocampo c'è il solito McTominay che potrebbe offrire un'interpretazione da finto trequartista (difficile, perché vanno coperte le spalle a Neres) oppure formare un tridente in mediana (con Lobotka e Anguissa): una sorta di 4-2-3- 1. In questo modo Politano ma anche Neres si raddoppierebbero in fascia sui temuti esterni udinesi. Il modulo scelto per attaccare avrebbe così anche una buona copertura. Questo si prova nel laboratorio Conte. Con insistenza. Sarebbe una sorpresa, enorme, vedere insieme Simeone e Lukaku: basta vedere le statistiche per capire che si tratta di una specie di illusione ottica. In campo hanno giocato uno al fianco dell'altro solo una volta: con il Parma che era, però, in dieci uomini. Per soli 12 minuti. E poi basta. Un'opzione, l'argentino e il belga insieme che Conte non prende mai in considerazione".