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rassegna

Conte è affamato, vietato pensare che col Cagliari sia una partita normale: il retroscena

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 
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Da il Mattino

Ma come sta vivendo Conte l'avvicinamento a Napoli-Cagliari? Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"Non riesce a darsi pace, non riesce a capire come si possa svolazzare su temi diversi salla partita. Vuole che gli azzurri si respirino addosso: fiutarsi, inzupparsi di dolore. E vuole vederli lottare, quasi in apnea, verso il traguardo. È il conto alla rovescia: non è iniziato ieri ma già da qualche settimana (...) Non ha ancora ben in mente cosa dirà domani sera, nel ventre del Maradona. Sa di avere a che fare con uomini affidabili, sennò mai e poi mai sarebbe arrivato fino a qui. Ed è uno dei motivi per cui si fa fatica a immaginarlo altrove la prossima stagione. Questo è il suo Napoli, pezzo dopo pezzo. Dove deve andare? Magari Conte non dirà nulla di più del solito, ma sa che queste non sono ore normali, non possono esserlo. Non sarebbe normale se ci fosse qualcuno dei suoi che crede che Napoli-Cagliari sia una gara come le altre. No, non lo è. Conte è affamato, vorrebbe sbranare ogni cosa in queste ore. Sa che domani non c'è bisogno di bellezza, soltanto di sostanza: battendo anche Cagliari, il conto alla rovescia per lo scudetto sarebbe finito. Senza aspettarsi chissà quale regalo dal Como di Fabregas. Tutti è agli sgoccioli, sono le ultime ore a Castel Volturno: da stasera si va in ritiro a Pozzuoli e domani mattina ci sarà solo un po' di riscaldamento. C'è l'opzione spareggio, ma davvero dovrebbe essere la serata delle catastrofi, con il ko del Napoli e il pareggio dell'Inter (e la finale a Roma lunedì prossimo)".

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