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De Laurentiis è pronto ad accontentare Conte sul fronte mercato con una cifra record
Lo sfogo di Antonio Conte ieri in conferenza stampa è parso come un fulmine a ciel sereno, uno sfogo che è un messaggio a De Laurentiis. Eppure va contestualizzato nell'ambito di un momento delicato, anche emotivamente, dopo l'infortunio occorso a Neres, l'ennesimo guaio che costringe il tecnico a ricorrere a soluzioni d'emergenza. Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
"Un fulmine a ciel sereno. Qualcosa di inaspettato. Che spaventa, che rischia di alimentare pettegolezzi e che diventa anche di difficile lettura per i tifosi. Alla vigilia di una partita chiave, che potrebbe riportare il Napoli in testa – seppure con l’Inter e con una partita in più – due mesi dopo l’ultima volta, Antonio Conte esterna perplessità in merito a vecchie promesse fatte al popolo azzurro. Non tutte, a suo dire, possibile da mantenere. Chiaro che al primo ascolto possano sembrare parole stonate. Ma poi c’è sempre da contestualizzare il momento. Il luogo. E anche l’umore (...) Uno sfogo. Quasi dal nulla. Perché Conte è così, non sa fingere. Perché la conferenza stampa è iniziata subito dopo l’allenamento che ha portato all’ennesima brutta notizia di questo 2025 non proprio in pace con la fortuna. David Neres si è fermato ancora. E Antonio che ha preparato per una settimana una partita in un modo, si trova senza il giocatore di maggior talento della squadra. Non a caso quello che virtualmente ha preso il posto di Kvara, citato nuovamente in pubblico dopo diverso tempo".
"Una coincidenza? Non è un segreto che il mercato di riparazione abbia indebolito il Napoli e creato malumore nella testa dell’allenatore. E anche dell’ambiente. Questione di mentalità. Di ambizione. Di obiettivi. Conte non è un allenatore che sa mediare, che sa accontentarsi. Vuole tutto, sempre. Vuole lottare per il massimo traguardo anche in condizioni più estreme. E vuole che chi sta intorno a lui abbia la sua stessa visione. La sua stessa fame di vittoria. Ecco, «certe cose a Napoli non si possono fare» è sicuramente un messaggio alla società. Un grido di allarme, forse, anche in ottica futura. Perché quest’anno è andata così, ma il prossimo, con la Champions League da giocare per far bella figura e un campionato da vivere sempre al vertice, serviranno grandi investimenti sul mercato. Per non trovarsi di nuovo alla vigilia di una volata scudetto a far fronte all’emergenza".
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