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Conte e De Bruyne sfidano Chelsea e City: il passato che torna nelle notti europee
Il passato a volte ritorna e in Champions League alcuni azzurri sfideranno sqaudre che li hanno visti brillare e vincere. Manchester City, Chelsea e PSV, incroci del cuore per De Bruyne, Conte e Noa Lang. Il fuoriclasse belga e il tecnico sfideranno coloro con cui hanno vinto in Premier e non solo come analizza l'edizione odierna de Il Mattino. A seguire un estratto dell'articolo.
"Quanto è strano il destino? Ti porta via da una città dopo 10 anni e qualche settimana dopo ti ci fa tornare con una scusa. Per esempio, una notte di Champions League. Serviranno tanti fazzoletti all'Etihad, quella che è stata casa di Kevin De Bruyne nell'ultimo decennio. Il belga non era alla tv. Ad avvertirlo del sorteggio per tornare in Inghilterra ci ha pensato un compagno di squadra, Scott McTominay. Anche lui felice di poter tornare nella città in cui è cresciuto, anche se sull'altra sponda del calcio. Qui è successo tutto per Kevin: è diventato grande, è diventato amato, si è preso il calcio mondiale. Il belga conosce tutto di quell'impianto, tutto puro di quella città. Ci ha vinto campionati, Coppe, ci ha portato a passeggio la più bella, quella vinta nel 2023, appunto. E ora ci torna, da faro, per un'altra squadra. Con un azzurro diverso e puro un diverso obiettivo. Quanto è strano il destino. Che ti mette subito "contro" l'altro, che ti obbliga a dover soffrire una volta in più. Saluti sono ancora nella testa. I figli in braccio, la mano al cielo. Sui social il club inglese ci ha messo subito il carico, con una foto del loro ex numero 17. Che notte strana sarà per Kevin, Michéle, per tutta la famiglia. Che quando pensa a Manchester, oggi, dice ancora "casa" come è giusto che sia. Ma quanto spazio ci sarà per le emozioni? Poco. Perché poi sarà partita vera. Con Guardiola e Conte faccia a faccia e con uno stadio che al Napoli rievoca vecchi ricordi: proprio in quella città, più di dieci anni fa ormai, il club di De Laurentiis faceva il suo esordio ufficiale in Champions, conquistata oltre vent'anni dopo l'ultima volta. Non può essere un caso".
"Ben oltre il ritorno di Lang contro il Psv e quello che potrebbe essere l'incroocio tra Hojlund e Copenaghen, c'è poi Conte. Antonio e il Chelsea si ritrovano a dieci anni dall'ultima volta. due stagioni a Londra, due campagne vincenti. Un campionato vinto da Re, poi una Coppa il secondo anno per non farsi mancare niente. L'impronta di Conte, lontano dall'Italia, si è vista al Chelsea, una piazza sempre prolifica per gli italiani. Incrocerà, stavolta, Enzo Maresca: da Salerno a Londra per vincere ancora. Lo hanno già fatto al Mondiale per Club l'ultima tenuta, lo avevano fatto anche in Conference League dove i rapporti di qualità e grandezza erano evidentemente sproporzionati. Conte e il Blu, rieccoli. In una notte, al Maradona, che sarà da grandi cuori. Da storie interrotte forze troppo presto. Ci tornerà poi nella città più grande di Premier, ma con i colori del Tottenham. E non sarà la stessa cosa. Il blues di Conte suona in modo diverso, da orchestra collaudata, da motore turbo. Quel suo Chelsea 2016 fu il Napoli prima di arrivare a Napoli: una stagione sola per passare dal 10° al 1° posto. Metodo Conte. Ma Antonio non guarderà in faccia a nessuno: troppa acqua passata sotto i ponti del Tamigi. E poi a Napoli ponti e fiumi nemmeno ci sono. Oggi Conte si specchia nel mare e sogna lo sgambetto a una delle big d'Europa. Servirebbe per sognare, far sognare il Maradona e pure sperare nel passaggio del turno. Una ricetta ideale".
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