Conte uomo in Blues
—"Ben oltre il ritorno di Lang contro il Psv e quello che potrebbe essere l'incroocio tra Hojlund e Copenaghen, c'è poi Conte. Antonio e il Chelsea si ritrovano a dieci anni dall'ultima volta. due stagioni a Londra, due campagne vincenti. Un campionato vinto da Re, poi una Coppa il secondo anno per non farsi mancare niente. L'impronta di Conte, lontano dall'Italia, si è vista al Chelsea, una piazza sempre prolifica per gli italiani. Incrocerà, stavolta, Enzo Maresca: da Salerno a Londra per vincere ancora. Lo hanno già fatto al Mondiale per Club l'ultima tenuta, lo avevano fatto anche in Conference League dove i rapporti di qualità e grandezza erano evidentemente sproporzionati. Conte e il Blu, rieccoli. In una notte, al Maradona, che sarà da grandi cuori. Da storie interrotte forze troppo presto. Ci tornerà poi nella città più grande di Premier, ma con i colori del Tottenham. E non sarà la stessa cosa. Il blues di Conte suona in modo diverso, da orchestra collaudata, da motore turbo. Quel suo Chelsea 2016 fu il Napoli prima di arrivare a Napoli: una stagione sola per passare dal 10° al 1° posto. Metodo Conte. Ma Antonio non guarderà in faccia a nessuno: troppa acqua passata sotto i ponti del Tamigi. E poi a Napoli ponti e fiumi nemmeno ci sono. Oggi Conte si specchia nel mare e sogna lo sgambetto a una delle big d'Europa. Servirebbe per sognare, far sognare il Maradona e pure sperare nel passaggio del turno. Una ricetta ideale".
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