La strada sembra tracciata, vederli insieme sabato sera alla festa di compleanno del presidente del Napoli aveva acceso il dubbio che il traguardo raggiunto insieme potesse in qualche modo riunire le rispettive visioni. Ma due «vincenti», così come si sono definiti, lo sanno quando è giunto il punto di non ritorno, e non c’è bisogno di troppe parole.
Aurelio ha sposato la linea della sostenibilità, il suo club si autofinanzia, i livelli restano alti, non altissimi. Nessun tradimento — per quanto sulla strada di Conte sia rispuntato l’antico amore per Madama Juve fresca di qualificazione in Champions— la storia con Napoli finisce perché Conte e De Laurentiis guardano al futuro in maniera differente.
La distanza Presidente e allenatore con visioni differenti sul futuro. Il divorzio è così necessario? Non c’entra il mercato (Adl ha già bloccato De Bruyne e si attrezza per la Champions) né motivi economici a segnare la distanza fra i due. Idee, visioni del business calcio diverse. Nel calcio, come in politica, come nella vita, però le cose possono cambiare in un amen. I prossimi giorni saranno decisivi".
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