Il suo è un mandato che non avrà scadenze
—"Nell’opera omnia di questo mandato che non avrà scadenze («non vendo, neppure se mi offrissero due miliardi e mezzo di euro»), c’è di tutto un po’ – colpi di scena, scontri frontali ovunque, una dialettica non sempre politically correct – però a brillare sono quei due scudetti (che una volta considerava provinciali e poi, ovviamente, non più), le coppe e un intuito speciale da businessman".
Con lui si è passati dalla polvere alle stelle
—"Nel caveau, dove c’è liquidità anche alla fine di questo mercato, ha adagiato i bonifici di Kvara e di Osimhen, ha venduto complessivamente per 130 milioni e acquistato per 160, sommando De Bruyne a McTominay, Hojlund a Lukaku. E per restare in linea con se stesso – alla soglia dello scudetto, nel vivo della Champions League, stabilmente tra le Grandi – il monte ingaggi è lievitato fino ai 160 milioni di euro. Dalla polvere (della Fallimentare) alle stelle".
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