Ancora più incredibili le tempistiche studiate per l’adesione al piano: annunciato a soli 5 giorni dall’inizio del campionato e attivabile fino al 31 agosto, il nuovo abbonamento di fatto esclude i vecchi clienti, vincolati da contratti già attivi e impossibilitati a migrare verso la nuova formula. Un sistema che premia i nuovi utenti e ignora completamente la fedeltà di chi da anni paga (a caro prezzo) un servizio oggetto di frequenti critiche per disservizi e blackout tecnici.
Il paradosso diventa ancora più evidente se si guarda all’estero. In Francia, ad esempio, la nascita di un canale dedicato al calcio ha portato a una riduzione sostanziale dei costi: oggi l’abbonamento mensile è disponibile a 14,99 euro (9,99 euro per gli under-26) per seguire 8 delle 9 partite di ogni giornata. Prezzi lontanissimi da quelli proposti da DAZN in Italia, che confermano come il nostro mercato continui a seguire logiche commerciali penalizzanti per i consumatori.
L’Associazione chiede un immediato intervento dell’Agcom e dell’Antitrust per verificare la correttezza delle pratiche commerciali adottate dalla piattaforma e tutelare i diritti dei tifosi italiani, ormai esasperati e privi di reali alternative sul mercato.
"È inaccettabile l’immobilismo delle istituzioni di fronte a una piattaforma che da anni colleziona critiche, rincari e disservizi senza conseguenze concrete” – dichiara il Codacons. “Ancora una volta si gioca sulla passione dei tifosi, sfruttandone l’attaccamento alla propria squadra senza fornire alcun significativo vantaggio economico. È ora che le autorità facciano la loro parte e mettano fine a questa ennesima presa in giro".
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