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Cobolli Gigli: “Jorginho da Pallone d’Oro. Lo stile Juve? Non c’è più…”

LONDON, ENGLAND - JULY 11: Jorginho of Italy celebrates  following his team's victory in the UEFA Euro 2020 Championship Final between Italy and England at Wembley Stadium on July 11, 2021 in London, England. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

L’ex presidente della Juventus Cobolli Gigli è intervenuto a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio, programma condotto da Luca Cerchione e Mattia Fele:

Mattia Fele

Dopo la presentazione dei calendari di Serie A avvenuta ieri pomeriggio, da quest'oggi si ricomincia a parlare di campionato. Tanti sono gli spunti interessanti e le tematiche che questo inizio porterà con sé, soprattutto per quanto riguarda le tante panchine che sono state rivoluzionate. Non mancano però accenni alla Nazionale di Roberto Mancini, che grazie ai suoi giocatori chiave (Jorginho, Donnarumma, Insigne etc.) ha vinto clamorosamente gli Europei del 2021.

Cobolli Gigli: "Jorginho da Pallone d'Oro. Lo stile Juve? Non c'è più..."

 Giovanni Cobolli (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

L’ex presidente della Juventus Cobolli Gigli è intervenuto a “Il Sogno Nel Cuore” su 1 Station Radio, programma condotto da Luca Cerchione e Mattia Fele:

Sulla vittoria degli Europei

“La Nazionale ci ha regalato una bellissima emozione, ha portato in alto il nome dell’Italia. Un po’ meno bello è stato lo spettacolo romano, con quell’assembramento massiccio per i festeggiamenti. Speriamo che non ci saranno conseguenze.Siamo stati costretti alla segregazione per un certo periodo di tempo, ed ora stiamo reagendo in maniera un po' scomposta".

Un giocatore che l'ha impressionata?

"Sicuramente chi ha segnato e chi ha effettuato parate importanti all’Europeo ora vale di più. Quello che più mi ha impressionato è l’italo-brasiliano Jorginho. Pallone d’Oro? Io credo che lo meriti proprio il centrocampista del Chelsea, per ciò che ha vinto quest’anno e per i suoi valori espressi. Alla fine, però, credo lo vincerà di nuovo Messi. Jorginho ha una classe unica, prima dell’Europeo non lo conoscevo molto bene, l’ho visto giocare solo qualche volta nel Napoli e con i Blues".

Sulla Serie A e il nuovo calendario

"Tutte le squadre dovranno sfidarsi fra di loro, ciò che mi interessa maggiormente è che la Juventus, con il ritorno di Allegri, torni a vincere".

Su Cristiano Ronaldo e le cessioni della Juventus

"Nedved ha confermato Cristiano Ronaldo, ma bisogna renderlo utile alla squadra. Mi auguro che la società bianconera trovi la giusta collocazione al portoghese. Nedved? Le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano. Ha una mancanza comunicativa notevole, dicono che sia pronto per essere addirittura vice presidente, ma non è nello stile Juventus avere un uomo con questo incarico di prestigio che prende a calci le bandierine. Mandare via Allegri è stato palesemente un errore, non andava fatto fuori. In seguito si è sperato nel miracolo di Sarri e del buon Pirlo. Io sono stato il primo a recriminare la Champions a Max, ma almeno lui è riuscito ad arrivare fino in fondo alla competizione per club più importante d’Europa rispetto ai suoi successori".

Su Locatelli e Donnarumma

"Locatelli e Donnarumma? Mi sarebbe piaciuto avere in bianconero Gigio, come mi sarebbe piaciuto fidanzarmi con la Bellucci, ma questo purtroppo non è possibile. Se Allegri ha chiesto Locatelli è perché sa dove collocarlo a centrocampo. I rimpianti per Pjanic non li condivido, credo che fosse giunto il momento di salutarlo e ringraziarlo”.