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Per Antonio Conte, le sei partite in 23 giorni che attendono il suo Napoli diranno molto sulla bontà del lavoro svolto nel mercato estivo
Il giorno dell'esordio del Napoli in Champions League è arrivato. Stasera alle ore 21.00, infatti, gli azzurri dovranno vedersela con il Manchester City. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma proprio sulla squadra di Antonio Conte, a cui spetta il compito di calibrare coraggio e prudenza. Di seguito quanto analizzato.
"Dal campionato scorso a questo, il possesso è passato dal 54 al 59%, la linea di recupero palla è salita di 3 metri (da 37 a 40), i passaggi da 485 a 546, la media dei tiri da 12 a 15. In due parole: Napoli più dominante e offensivo, come pretende l’Europa. De Bruyne è la guida esperta in un territorio ostile. La mediana Lobotka, KDB, McTominay è molto diversa da quella Sturaro, Parolo, Giaccherini. Hojlund, a suo modo, è un piccolo Mostro, affamato di profondità. Il Napoli, esattamente come il Manchester, è difficile da prendere perché può zampillare qualità e occasioni da tutte le parti, anche con i difensori. Certo, il City, che solo due anni fa era campione d’Europa, guidato dal Pallone d’oro Rodri, ha più esperienza e più qualità individuale, ma la partita di stasera serve proprio per tarare a che distanza sta il nuovo Napoli di De Bruyne, omologato per l’Europa, da una delle squadre più forti in gara. Sta a Conte calibrare coraggio e prudenza. Serviranno entrambi".
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