Il terremoto che ha decapitato i vertici della Juventus continua a scuotere la Società bianconera. Dopo le dimissioni di tutto il CdA intervenute nelle scorse settimane, la Procura federale ha deciso di chiedere la revocazione della sentenza in merito al filone plusvalenze per l'emersione di nuovi fatti su cui giudicare. L'udienza è stata già fissata al 20 gennaio.
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Caso Juventus, fissata al 20 gennaio l’udienza per la revocazione
Caso Juventus, emergono nuovi elementi
Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "La Procura Federale non ha avuto dubbi nell'impugnare la sentenza di assoluzione della Corte Federale di Appello, ai sensi dell'art. 63 del Codice di Giustizia Sportiva, e alla luce di nuovi elementi «decisivi per la revisione della decisione definitiva pronunciata dalla Corte di appello federale» emersi dalle 14mila pagine dell'indagine Prisma. L'udienza per la revocazione è già stata fissata presso la Corte Federale d'Appello il prossimo 20 gennaio ore 12:30. Nel mirino della Giustizia Sportiva ci sono le plusvalenze della Juventus (e di altri 8 club), con l'obiettivo di dimostrare «l'esistenza di un sistema, di una organizzazione, di una programmazione di budget di compravendita di calciatori non per motivi tecnici ma per ragioni esclusivamente collegate all'esigenza di conseguire, mediante artifizi, determinate risultanze economico-finanziarie». Stesse accuse ma nuovi elementi da valutare rispetto all'ultimo processo sportivo, chiuso in primo grado in primavera con proscioglimento per tutti i dirigenti e le società coinvolte. Documenti, intercettazioni, mail e messaggi che grazie alle indagini dei pm di Torino, ora potrebbero fare la differenza. Non è tanto l'operazione singola o la supervalutazione di un determinato giocatore, quanto quello che la Procura ritiene un metodo collaudato di «scambi di giocatori esclusivamente con il fine di ottenere vantaggi economico/contabili, senza alcun rilievo di natura tecnico». Sulle basi tracciate dai pm nell'inchiesta Prisma. Il Libro Nero di Paratici, le intercettazioni di mercato tra i dirigenti bianconeri in cui si discuteva solo di fattori economici e non tecnici, e operazioni a specchio, in cui i giocatori venivano indicati con una X. Il nome contava relativamente, l'importante era il valore economico dello stesso, entro determinati parametri". La Juventus si difende, sottolineando che non ci sono nuovi elementi che giustifichino la richiesta di riapertura del processo fatta dalla Procura Federale.
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