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rassegna

Caso Juve: la deposizione dell’ex consigliera indipendente inchioda il club bianconero

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La deposizione

Emanuela Castelli

Continuano ad emergere particolari del caso Juve, che si arricchisce della deposizione dell'ex Consigliera indipendente, Daniela Marilungo. Dichiarazioni pesanti, quelle della dimissionaria: "Dopo una notte insonne mi sentivo a disagio". Ecco perché ha preso la decisione di rassegnare le dimissioni, per prima, il 25 novembre 2022.

Caso Juve, le dichiarazioni di Daniela Marilungo

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Oggi la Repubblica e il Corriere della Sera pubblicano stralci della pesante deposizione dell'ex Consigliera indipendente della Juventus, Daniela Marilungo. Ecco quanto evidenziato da CalcioNapoli1926: "La decisione la stavo meditando ma non era proprio nell’aria. A fronte dell’ultimo cda, dopo una notte insonne, mi sentivo a disagio (...) Ci avevano comunicato, a noi consiglieri indipendenti, che Laurence Debroux e Suzanne Heywood avevano preannunciato a loro volta le dimissioni. Questa notizia fa scattare il timing delle mie dimissioni e a sera mi faccio un bel pianto liberatorio". La Deloitte aveva espresso perplessità sul bilancio della Juventus, il club aveva fretta di depositarlo: "Se il consiglio non depositava il bilancio non ci potevamo iscrivere ai campionati. La spada di Damocle che tutti ci rappresentavano era questa dell’iscrizione alle varie competizioni sportive. Prima la deadline doveva essere a novembre poi venne fuori che si poteva fino a giugno 2023. La nostra preoccupazione aumenta, ci hanno più volte rappresentato come queste conseguenze sportive potessero impattare sulla continuità aziendale". A voler procedere con il bilancio e la sua deposizione, secondo le parole della Marilungo, il presidente Agnelli in persona. "Noi abbiamo chiesto questi documenti (si riferisce a quelli della Procura, ndr) in varie forme e a più riprese. Io non ho mai visto alcuna documentazione", la risposta della Juve fu sarcastica e sbrigativa: "Sono migliaia di pagine, vuoi leggerle tutte?". E prosegue: "Il giorno del cda, in una riunione informale, i 4 consiglieri indipendenti furono convocati nell’ufficio di Agnelli. C’era anche Elkann che disse: «Sono venuto qui per rassicurarvi e dirvi tutto quello che volete richiedere sulla situazione che Andrea vi ha indicato». Mentre la dichiarazione di Agnelli fu più tranchant: «queste hanno paura di essere indagate (...) Delle side letter sono venuta a sapere a fine ottobre. Dal momento in cui professionisti della società dicono A e Deloitte B, per me le cose sono iniziate a cambiare".