Sul suo trasferimento al Napoli
—"È un salto che ho voluto, cercato. Tuttora credo di aver fatto la scelta giusta. Essendo per metà napoletano, andare là è stato un po' un sogno. La città mi è sempre piaciuta, ovviamente viverla tutti i giorni per 6 mesi è diverso rispetto a quando la visitavo da piccolo. Ho trovato poi un gruppo di calciatori top, che si è rivelato anche un gruppo di grandi persone".
Sui portieri a cui si ispira
—"Il mio modello e idolo è Gigi Buffon. Ho avuto la fortuna di conoscerlo, di scambiare la maglietta e fare una foto con lui. Per me è stato il coronamento di un sogno. Oggi studio tanto gli altri portieri che interpretano il ruolo in maniera moderna, che non vuol dire soltanto saper parare, ma essere sempre dentro l'azione. Mi piacciono i top club: Maignan, Allison, Ederson, Courtois, Ter Stegen".
Su Come si sta trovando al Cagliari
—"Mi sto trovando molto bene. È una terra nuova, che non conoscevo, soprattutto la città. Mi sto trovando benissimo, sia con la città che con i cagliaritani".
Sulla possibilità di giocare in Nazionale
—"È un sogno, e come tutti i sogni lo inseguo. So che devo impegnarmi e lavorare tutti i giorni per migliorare. Ma non dipende solo da me. Le scelte la fa il commissario tecnico Luciano Spalletti che è un ottimo allenatore e che nel ruolo del portiere ha un'ampia scelta".
Dove si vede tra dieci anni
—"Senza dubbio mi vedo ancora in campo, ma il mio obiettivo è diventare una versione migliore di quella che sono oggi, non solo a livello sportivo. Voglio maturare, coltivare nuovi interessi e, possibilmente, mettere su famiglia".
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