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Autogol Juve, violata clausola compromissoria per “carta segreta” inutile: il punto

caso juventus juve
Le ultime in casa Juve sulla sentenza che ha afflitto ai bianconeri un meno quindici in classifica

Francesco Casillo

La vicenda della ormai nota "carta segreta" pare che non porterà nessun giovamento nel processo Juve. Anzi, il club bianconero, secondo quanto scritto dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, è stato artefice di un clamoroso autogol.

Autogol Juve, violata clausola compromissoria per una "carta segreta" inutile: l'analisi

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Di seguito ecco quanto scritto al riguardo dal noto quotidiano: "Forse i difensori della Juve sospettavano (o speravano) che in tale comunicazione il procuratore Chiné avesse informato Gravina. Informato Gravina di possedere, già ad aprile, gli elementi nuovi che avrebbe poi ritenuto sufficienti (a dicembre) per giustificare la riapertura del processo sportivo. Avrebbero poi legittimamente invocato la violazione dei termini di riapertura del processo da parte della procura. La carta, però contiene nulla più che una relazione tecnica (decisamente interna) con cui Chiné informa Gravina sullo stato della giurisprudenza negli episodi di plusvalenze incrociate del passato (Chievo-Cesena e Perugia-Atalanta).

Perché i difensori si sono lanciati in un attacco da cui sembra scaturire un autogol? Rivolgersi al Tar significa incrinare la clausola compromissoria, proprio nel mezzo di un procedimento e senza attendere la sentenza. Un passaggio assai impegnativo. Possiamo credere che non avessero ricevuto spiegazioni “fuori sacco” dagli organi federali che magari li scoraggiavano dal percorrere questa strada, rassicurandoli sull’irrilevanza del contenuto del documento? C’è da sperarlo, altrimenti non resterebbe che ipotizzare un tentativo di sollevare clamore mediatico gettando ombre sugli organi federali".

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