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rassegna

Cannavaro: “Il Napoli può vincere lo scudetto, Osimhen è il primo difensore”

Domenico D'Ausilio

Paolo Cannavaro ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul momento del Napoli di Spalletti

Paolo Cannavaro, ex capitano del Napoli, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul momento degli azzurri di Spalletti.

Cannavaro sul momento del Napoli

"Sono un tifoso che si sta divertendo tantissimo a seguire questo Napoli. E vi dico che è l’anno buono e la squadra di Spalletti può davvero vincere lo scudetto. Non parlo da tifoso, ma da addetto ai lavori. Dopo 11 giornate non vedo squadre più solide. E sono convinto il Napoli sia più forte anche del Milan. Non si tratta solo dell’ottima partenza, parlo di equilibri di squadra".

È convinto anche dopo la prestazione meno bella a Salerno?

"Lo penso ancor di più dopo il derby vinto in quella maniera. Contro un avversario che ha dato il meglio di sé. Quando giochi tre partite a settimana non puoi essere sempre brillante. E un campionato lo vince sempre la squadra che prende i tre punti anche quando magari non gioca al top, come il Napoli a Salerno".

Quanto influisce la solidità difensiva?

"Tantissimo. E da vecchio difensore ho proprio gusto a vedere come si muove la squadra di Spalletti. Perché non parliamo solo di un reparto. Far gol al Napoli diventa difficile. Perché intanto devi superare la prima pressione di Osimhen, che oltre a essere devastante in zona gol, sa guidare il pressing quasi da solo. Poi ti ritrovi davanti Anguissa, il miglior acquisto possibile in quel ruolo. E se ce la fai ti ritrovi Koulibaly".

Che però domenica contro il Verona non ci sarà.

"Può capitare. Ma non buttiamo la croce sul sostituto. Perché se tutti continuano a difendere come sanno non ci sarà problema. E poi lasciamo crescere in pace Rrahmani. Senza dimenticare uno dal rendimento eccezionale come Di Lorenzo e se poi Ghoulam torna ad essere lo splendido terzino che era...".

Spalletti sta miscelando il tutto con sapienza.

"Fondamentale. Perché ha capito l’ambiente e ha messo in chiaro le cose nello spogliatoio, lì dove si decidono le sorti di una squadra. Luciano fa parte della scuola toscana e ricordo quello che diceva Ulivieri: “Qui comandano tre persone. Io, Renzo e la Gina che è la mia mamma”. Ecco proprio quello che serve al Napoli".