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Cannavaro: “Calendario da brividi, calciatori aiutino Mazzarri. Real? Vi spiego…”

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Un'intervista a tutto tondo, dalle considerazioni su Mazzarri alle ambizioni del Napoli
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il Corriere dello Sport, oggi in edicola, ha intervistato Fabio Cannavaro, che si è anche espresso sul Napoli e sugli obiettivi stagionali degli azzurri. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:

"Sabato 25 novembre «Il terzo anniversario senza Diego. Se ne è andato troppo presto, per tutto quello che ha rappresentato. Qui dentro, a Soccavo, c’è custodito tutto di lui e spero persino si possa fare altro, un museo o non so bene cosa, perché niente va escluso. Ma io penso sempre a lui. Sorridendo, mi viene da dire: lui ci veniva poco. E so che riderebbe con me di questa battuta. Ma aggiungerei: ogni volta che stava qua, al Centro Paradiso, era gioia, lui amava stare con i compagni, ore e ore a tirare in porta a Taglialatela».


Alle 18, a Bergamo, ci sarà Atalanta-Napoli «Mazzarri ha tra le mani una grande squadra, assai forte, che può tornare ai suoi livelli, da scudetto. Con Garcia ha smarrito il suo modo di giocare; prima metteva sotto chiunque, non consentiva a nessuno di fare due passaggi di fila. Ora, deve ritrovare se stessa. Walter ha la possibilità di restituirle il suo spessore, conosce l’ambiente e quindi parte avvantaggiato. Ma il calendario, rileggendolo, è da brividi».

Mercoledì sarà a Madrid anche lei per Real-Napoli «Ci sarò con Prime. E’ un buon momento per andare al Santiago Bernabeu. Ancelotti ha tanti infortunati e quindi si può provare ad approfittarne e Mazzarri porta la ventata della novità. Con un’avversaria al completo, non ci sarebbe pronostico, quella è una squadra costruita per vincere la Champions».

Il suo amico Buffon vede Kvara da Pallone d’Oro «Ha caratteristiche uniche, da calciatore fantastico, da top, come va di moda dire adesso. Però deve crescere e capire che bisogna dare continuità al proprio rendimento, non saranno sufficienti sette-otto mesi per conquistare il Mondo. Ma è un gran giocatore».

Mazzarri è l’uomo giusto per il Napoli? «Glielo auguro, anche se l’impatto - prossime partite alla mano - non è di quelli agevolissimi, diciamo così. Per risponderle, poi, serviranno i risultati: nel calcio non esistono giudizi che non dipendano dal campo. Ma i calciatori gli diano una mano e tirino fuori l’orgoglio per ritrovare la giusta serenità e tornare ad essere quelli che sono stati fino allo scorso giugno. Non posso credere che sia tutto svanito in così poco tempo, le qualità sono elevatissime».

Mai stato vicino alla panchina del Napoli? «Mai. La domenica della gara con l’Empoli ero in tribuna con Paolo mio fratello, seduti qualche fila dietro De Laurentiis, che gentilmente ci disse di accomodarci al suo fianco. Tutto qui»".

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