Napoli-Genoa sarà l'ultima gara di capitan Lorenzo. In avvicinamento a questo momento così difficile, La Gazzetta dello Sport ha ben pensato di intervistare Paolo Cannavaro, altro napoletano ed anch'egli ex capitano azzurro. Le loro storie sono abbastanza simili, e il fratello di Fabio ha voluto concedere alcuni consigli all'amico Lorenzo, in vista di momenti difficili che passeranno con il tempo fino a diventare addirittura (quasi) facili. Ma il Maradona si emozionerà...
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Da un capitano all’altro, Cannavaro conforta Insigne: “A Napoli lo si rimpiangerà”
Le parole rivolte a Insigne da Paolo Cannavaro, intervistato da La Gazzetta
Cannavaro: "Insigne? Il distacco gli servirà. Ma a Napoli..."
Di seguito l'intervista completa dell'ex capitano del Napoli:
"Ricordo quella sua prima volta in Serie A, con Mazzarri allenatore. Poi quando rientrò dopo le esperienze a Cava, Foggia e Pescara, due anni dopo, finì in camera con me. E lì si è creato un rapporto splendido. Perché a noi napoletani il pubblico di Fuorigrotta non perdona nulla e allora devi lavorarci tanto mentalmente per non rimanerci troppo male. Un anno a Napoli vale 3. È come se Insigne avesse giocato 30 anni in azzurro. Però poi ho visto anche, contro il Sassuolo due settimane fa, che tutti i ragazzini dei Distinti incitavano Lorenzo. Quello è importante".
Sulla Coppa Italia vinta con Lorenzo
"E quella non potrà togliercela nessuno. E non sapete che orgoglio è. Come ci si senta da napoletani a sollevare un trofeo. Anche a distanza di tanti anni potremo raccontarlo ai nostri figli e nipoti. E a quel punto, nel tempo, ti vengono riconosciuti anche i meriti. Ecco questo mi sento di dire a Lorenzo. Andando in Canada, a giocare un calcio diverso, che gli consentirà di divertirsi di più, a Napoli ci sarà anche chi lo rimpiangerà. E col tempo lui troverà il giusto equilibrio nel rapporto con la città, quell’amore forte che io provo oggi più che mai".
Sul mancato Scudetto
"Sapendo quanto ci tiene sarà amareggiato soprattutto per questo finale amaro di stagione. Che io non riesco a spiegarmi. La squadra era cresciuta e aveva tutte le qualità per vincerlo, ma è mancata. Ed è evidente che poteva fare qualcosa in più. Per il capitano sarà stato ancora più duro accettare tutto questo. Un consiglio? Quando domenica l’emozione lo prenderà, pensi alla canzone neo melodica che mettevamo in camera al mattino per svegliarci col sorriso:“Una discoteca al mare”. Gli scapperà un sorriso".
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