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Raccolta l'eredità pesante di Walter Mazzarri, Ciccio Calzona aveva la mansione di dare una svolta alla stagione del Napoli. Al tecnico sono bastate tre partite per restituire entusiasmo all'ambiente e riportare serenità all'interno dello spogliatoio dei campioni d'Italia in carica. Due le mosse principali sfruttate dall'allenatore, nessuna imposizione, solo una buona dose di motivazioni per stimolare il gruppo.
Di seguito le parole riportate dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Calzona ha taciuto, non ha imposto “verbi”, non ha introdotto dogmi, si è appropriato del Napoli evitando di far la voce grossa, come pure qualcuno invocava: e al posto del dialogo, ha lasciato che i calciatori si facessero trascinare dalle proprie coscienze. «Voi siete forti e lo sapete». Poi, sguardi complici, confessioni mai avvolte nella “sacralità” di un rito: passeggiando tra i fili d’erba si può sempre scorgere un quadrifoglio e Calzona ha investito su se stesso tacendo. «Perché mi sembrava inappropriato riempirli di altre nozioni. E poi qua c’è la cultura del bel gioco»".
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