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Che il Napoli non sia più squadra, ma al massimo un gruppo (neanche troppo coeso) lo certificano gli errori dettati dall'egoismo di Politano e Simeone, che sprecano due occasioni d'oro per chiudere la partita. A suonare l'allarme, inconsciamente, è Giacomo Raspadori al termine del match pareggiato contro il Cagliari. Un lapsus, forse, ma significativo.
Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Qui, però, non vi è più traccia di una squadra vera. Si è sgretolata in questi mesi, da quando sono andati via i pilastri dello scudetto (e dello spogliatoio) Spalletti e Giuntoli. I giocatori non hanno avuto più punti di riferimento, sono stati un gruppo e non una squadra. E hanno cominciato a sbagliare tanto, troppo. Non ci si può reggere sugli errori altrui - quelli del Barcellona o del Cagliari - sfruttati da Osimhen, se poi non si riesce a chiudere la partita. Politano, Simeone e Ostigard - tre subentranti - hanno sbagliato la rete del raddoppio. Cose che si pagano. «E' mancato un pizzico di volontà a chiudere la partita», l'osservazione di Raspadori, che nel frattempo era uscito dopo una positiva prestazione da esterno destro. Se manca la «volontà», c'è da preoccuparsi seriamente".
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