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Bigon: “Milan-Napoli vera sfida scudetto, già emersi i limiti di Inter e Juve”

zielinski napoli milan
L'intervista a Il Mattino del tecnico del Napoli del secondo scudetto

Domenico D'Ausilio

Alberto Bigon, ex allenatore del Napoli del secondo scudetto, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sulla sfida scudetto al Milan nel 1990 e il big match del Meazza in programma domenica sera.

Bigon sulla sfida scudetto Milan-Napoli nel 1990

Bigon: “Milan-Napoli vera sfida scudetto, già emersi i limiti di Inter e Juve”- immagine 2

"Quello scudetto per me resta qualcosa di straordinario perché rappresenta il 50 per cento dei titoli vinti nella storia dal Napoli. Così come quello che conquistai con il Sion che in totale ha vinto due volte il campionato in Svizzera. Riuscimmo a restare con merito davanti al Milan che era una squadra fortissima. Voglio sottolineare che la monetina di Bergamo è stata ininfluente perché per un calcolo matematico anche se ci avessero tolto un punto, se volessimo considerare quella partita finita in parità, alla fine ne avremmo avuto uno in più del Milan. E poi la regola era quella e noi non abbiamo approfittato di niente. Il Milan era una squadra fantastica e non solo per i tre olandesi Van Basten, Gullit e Rijkard. Ma per tanti altri grandi calciatori come Baresi, Maldini e Costacurta. E il Napoli lo era altrettanto con campioni del calibro di Maradona e Careca e tanti altri giocatori italiani molto forti. Crippa, Francini, Renica, Fusi e Corradini. Il collettivo fu esaltato dai campioni che a loro volta vennero esaltati dal collettivo, una vittoria di squadra perché si vince sempre con la squadra".

Sulla sfida scudetto odierna

"Saranno tutti incollati alla tv e non solo a Napoli e a Milano. Sono le due squadre che stanno esprimendo il miglior calcio sia in campionato che in Champions League, ci sono tutti i presupposti per assistere a una grande partita. Per quanto riguarda l'importanza direi che sono passate solo sei giornate e sono ancora tutte lì, quindi a inizio stagione non può essere determinante per lo scudetto. Dico però che sia Napoli che Milan potranno giocarselo fino in fondo perché l'Inter ha già mostrato qualche scricchiolio, la Juve non è più quella di una volta e la Roma di Mourinho è forte ma è già andata incontro a qualche scivolone".

Sul big match di domenica

"Una gara aperta a qualsiasi risultato e tenendo presente la mentalità dei due allenatori si affronteranno due squadre che non rinnegheranno il loro tipo di calcio mostrando un tipo di gioco offensivo ma riuscendo a mantenere l'equilibrio. Il Milan gioca con un terzino come Theo Hernandez che è un esterno alto e regge bene la fase difensiva perché i meccanismi sono ben oleati. Stessa cosa per il Napoli che schiera tanti elementi offensivi e difende benissimo con Anguissa che rappresenta in tal senso l'ago della bilancia perché copre bene tutte le zone del campo".

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