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Il paragone di Bellucci: “Napoli come la Roma di Sensi, che poi vinse lo Scudetto…”

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Bellucci si lascia andare ad un forte parallelismo: che sia vero?

Mattia Fele

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione e Mattia Fele in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Bellucci, ex calciatore tra le tante di Napoli e Bologna. Focus del suo intervento la fase offensiva del Napoli e la rifondazione a cui sta andando incontro il club di Aurelio De Laurentiis, sotto l'attenta guida di Giuntoli e del suo staff.

Bellucci: "Contestazione? Mi ricorda la Roma di Sensi. Su Osimhen..."

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"Sono stato vice allenatore sulla panchina del Cagliari, ma non è andata come speravo. È stata comunque un'esperienza formativa. Contestazione Napoli? Per il Napoli è importante stare costantemente in Europa, ed essendoci riusciti per tanti anni è ovvio che la piazza incominci a chiedere qualcosa in più. Sta accadendo ciò che accadde alla Roma di Sensi, che poi, alla fine, ci riuscì. Vincere non è mai facile, puoi fare tanto ma poi, con un paio di colpi di mercato, ti ritrovi una Juve che, ai blocchi di partenza, ti ha di nuovo scavalcato".

Su Simeone

"Il nigeriano è uno dei calciatori più forti che abbiamo in Italia, spesso ha tolto le castagne dal fuoco al Napoli trasformando palle lunghe in occasioni da gol. Simeone è un calciatore che fa più manovra, partecipa di più all'azione e sa giocare spalle alla porta. Più che un sostituto del nigeriano, credo che sia un calciatore a quel livello lì, dunque un'ottima alternativa".

Sulle offerte per Osimhen

"Bisogna trattenerlo, perché il Napoli ha già perso Koulibaly e senza il 9 diventerebbe una squadra al di fuori della zona Champions. Se vuoi vincere hai bisogno di calciatori forti, non sempre le scommesse ti vengono bene. Le squadre valgono quanto i loro calciatori, e sei dai via i migliori ti indebolisci".

Sull'Inter

"Beh, se dessero via Skriniar uscirebbero ridimensionati. Credo, però, che se lo avessero voluto cedere, sarebbe già andato via, poi può accadere di tutto. Per la fase offensiva, erano già forti l'anno scorso, con il ritorno di Lukaku, ovviamente, sono ancora più competitivi. Con il ritorno del belga ci sarà anche una maggiore scelta di opzioni offensive per Simone Inzaghi".