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Bagni: “Tifo Napoli da 36 anni, al 60% mi sento partenopeo. Gattuso merita la riconferma”

(Photo by Gabriele Guerra / Iguana Press/Getty Images)

Salvatore Bagni, ex calciatore, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica

Domenico D'Ausilio

Salvatore Bagni, ex calciatore, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica. Doppio ex di Napoli e Inter, ha giocato tre anni in nerazzurro e quattro all'ombra del Vesuvio.

Bagni sul rapporto con Napoli

 Salvatore Bagni

"Tifo Napoli da 36 anni. Al 60 per cento mi sento napoletano. La città è incredibile e ancora oggi mi riempie d’affetto".

Su Napoli-Inter

"Impossibile fare un pronostico. Non conosciamo le condizioni di Napoli e Inter. Gli azzurri hanno vinto 1-0 a San Siro. E mi auguro che quel gol sia determinante. La Coppa Italia è un obiettivo importante, bastano due partite per alzare al cielo un trofeo. Non dico sia facile, ovvio. Conte ha il vantaggio di giocare senza pubblico. Per me saranno fondamentali i due mesi di allenamento fatti in casa. Chi ha svolto al meglio le direttive del proprio staff, potrà avere un vantaggio".

Su Gattuso

"Adoro Rino. È un amico e una persona perbene. Ed è anche un ottimo allenatore. È subentrato in una situazione disastrosa, sembrava impossibile riprendere questa stagione ma lui c’è riuscito, ha guadagnato la stima dei giocatori. Merita la riconferma, non ci sono proprio dubbi".

Sul quarto posto

"Dipenderà tutto dal risultato di Atalanta-Sassuolo del 21 giugno. Se vince Gasperini, sarà complicato recuperare 12 punti. Qualora commettesse un passo falso, allora potrebbe tornare tutto in gioco. Ma dipende poco dal Napoli. Quando insegui, devi vincere e sperare".

Su Mertens

"La storia tra Dries e il Napoli deve continuare. Mi auguro possa rimanere anche Callejòn: è un giocatore che può fare ancora la differenza. Poi giocare a Napoli non è mai semplice".

Su Lozano

"Lozano a me è sempre piaciuto, ma obiettivamente non ha inciso. Le strade sono due. Confermarlo e dargli fiducia, ma con Gattuso ha avuto poco spazio, oppure provare a rilanciarlo in prestito sperando che torni ad esprimersi ai livelli mostrati in Olanda".