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Vittorio Zambardino commenta la delicata situazione in casa Napoli attraverso il suo editoriale per l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno.
"Si potrebbe proporre un altro approccio: i giocatori, probabilmente essi stessi in preda, come gruppo, a violente dinamiche nevrotiche (l’episodio Natan, se confermato) sono il terminale, la messa a terra delle tensioni, errori, svarioni, deliri del vertice societario - intendendo col termine il presidente e il suo eventuale e fantasmatico staff. Se in un qualsiasi posto di lavoro, i responsabili della baracca mostrano segni di sbandamento, è del tutto normale che tra i dipendenti si diffondano incertezza, confusione, voglia di scappare. Non nuocerebbe al miglioramento della situazione un’onesta analisi, da parte anche dei media, di un’annata nella quale nessun errore è stato evitato e di una situazione che, attenzione, non promette per il futuro che il metodo che ha condotto a quegli errori, sia stato davvero abbandonato. Non c’è stata alcuna vera autocritica, solo pasta e fagioli".
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