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Arbitri in difficoltà, disastri anche con il VAR: ecco cosa non va nel team Rocchi

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Come analizzato dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, continuano a far discutere i continui errori arbitrali e la poca chiarezza del protocollo VAR
Raffaele Troiano

Come analizzato dall'edizione de Il Corriere dello Sport, continuano a far discutere non solo gli errori arbitrali, ma anche la poca chiarezza nell'utilizzo del protocollo VAR. Ecco quanto, delle parole del noto quotidiano, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Team Rocchi in difficoltà: ECCO i problemi della classe arbitrali e del VAR

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Di seguito le parole dell'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Cos’è cambiato da Juventus-Cagliari del 19 agosto 2017, partita d’esordio in serie A del VAR online, a Genoa-Juve di venerdì scorso? Da questi sette anni abbiamo ricevuto un calcio con un minor numero di errori arbitrali rispetto alle stagioni pre-tecnologia? Sì, lo confermano le statistiche. Ed è un calcio più giusto e depurato dalle polemiche? Assolutamente no, tutt’altro: il calcio attuale è diventato addirittura criptico, meno pop, per pochi eletti. Ha bisogno di essere sempre spiegato a posteriori dagli specialisti, ex arbitri non sempre intellettualmente liberi, autonomi".


Sul protocollo: "A rendere meno chiaro e fruibile lo sport più seguito dagli italiani è senza dubbio il protocollo che viene corretto con la stessa frequenza con cui si cambiano le mutande. Questa pratica ha reso complicata la comprensione dell’operato degli arbitri. Continua peraltro a prevalere la discrezionalità del giudizio e quindi la soggettività. Pensavamo che il VAR avrebbe reso più oggettiva la valutazione degli episodi. Invece ci ritroviamo con situazioni in cui, di fronte allo stesso intervento, un direttore di gara decide in un modo e il suo collega in un altro, per non parlare dei varisti".

Su OpenVAR: "L’esperimento portato avanti dal designatore Gianluca Rocchi ci sta mostrando qualcosa di surreale. Ho registrato - è solo un esempio - le varie spiegazioni dei tecnici presenti nelle principali trasmissioni sportive, gli ex arbitri Graziano Cesari e Mauro Bergonzi, e per entrambi il tocco di mano di Bani in Genoa-Juve era da punire col rigore. Lunedì sera, Rocchi ci ha invece spiegato che non lo era e che era stato “da protocollo” il mancato intervento del VAR poiché «non si trattava di chiaro ed evidente errore»".

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