Aurelio De Laurentiis ieri ha festeggiato il suo 76esimo compleanno nel modo migliore possibile, a cena in un noto ristorante di Ischia c'era anche Antonio Conte con la sua famiglia, il primo incontro dopo venerdì sera. L'edizione odierna de La Repubblica ricostruisce l'incontro tra i due. A seguire un estratto dell'articolo.


rassegna
“Antonio più di volerti bene non possiamo”, la ricostruzione della cena Conte-ADL
Metti Aurelio e Antonio, una cena e quel freddo che non sembra gelido
—"Indovina chi viene a cena? Li abbiamo aspettati qui, non appena si è sparsa la voce, e loro sono arrivati insieme, alle 21.30: Aurelio e Antonio. Ancora tu? Dunque, dovevano vedersi ancora, di fronte al tramonto più bello del mondo, sulla terrazza del ristorante Lisola, senza apostrofo, tra schiaffi di maestrale, e poi nella sala con la tavolata a ferro di cavallo. Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis si siedono vicini, tra loro solo la moglie del presidente, Jacqueline Baudit. Parlano molto e sorridono, tutt’altra cosa rispetto alla freddezza negli istanti dello scudetto (e Conte, esausto, aveva lasciato la festa notturna allo stadio prima di tutti). Hanno le rispettive famiglie a far da corona: i figli del presidente, Edo (Conte l’abbraccia più volte) e Valentina, la moglie del tecnico, Elisabetta, e la figlia Vittoria, i nipoti, gli amici strettissimi. Un applauso si alza tra i commensali quando compaiono Aurelio e Antonio. Forse, nella strana coppia si sta sciogliendo il gelo. Forse non ci sarà un altro tramonto a parte quello sul mare, chissà. Antonio resta per un anno? Difficile, ma oggi meno di ieri".
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—"Poi, un paio d’ore di relax, mentre Conte prende pure lui una barca e da Mergellina naviga fino a Ischia, l’arrivo alle 19,15, applausi e selfie, sorrisi finalmente distesi, «grande mister, ora non andrai mica alla Juve?». Lui sghignazza e non smentisce, ma neppure conferma: «Godiamoci la festa» A metà pomeriggio, la signora Jacqueline chiama il ristorante Lisola e parla con Ivano Veccia, uno dei titolari, imprenditore e pizzaiolo notissimo. Tavolo prenotato per 18 persone alle ore 21. La comitiva si manifesta con mezzora di ritardo, una bella processione di famiglie contente. La torta li aveva preceduti di poco: composizione di fragoline d’Ischia e crema, con scudetto colorato, un enorme 4 e poi gli anni di Aurelio, 76. Altra sfilata di magnum di Ferrari e champagne dentro borsoni di ghiaccio. Infine, loro. E sarà anche un caso, ma le rocce di fronte al ristorante si chiamano “gli scogli innamorati”. «Antonio, noi più che volerti bene non possiamo» dice Aurelio, e Conte sorride, mentre al Tg1 De Laurentiis ha appena detto «se uno non sta bene deve cambiare». Solo una festa? Forse, potrebbe essere. Ma, sinceramente, sembrava un’ultima cena? A occhio, no. Anche se a volte l’occhio sbaglia".
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