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CdS – Napoli, Ancelotti verso l’addio: De Laurentiis ha scelto Gattuso. I dettagli

(Photo by Getty Images)

Ancelotti è arrivato a fine corsa: Gattuso è l’unico. Il terzo, che ormai stava inseguendo, avrebbe dovuto avere in sé tutto ciò che apparentemente serve a questa squadra: una tendenza al 4-3-3, la fama del «duro». Qualcosa che lo...

Alessandro Silvano Davidde

Ancelotti è arrivato a fine corsa: Gattuso è l'unico. Il terzo, che ormai stava inseguendo, avrebbe dovuto avere in sé tutto ciò che apparentemente serve a questa squadra: una tendenza al 4-3-3, la fama del «duro». Qualcosa che lo legasse - fosse anche la storia incrociata del loro passato - al predecessore. E così, all’improvviso, ma mica poi tanto, Aurelio De Laurentiis ha smesso di telefonare. Ha archiviato le chiacchierate con Allegri e con Spalletti, e ha virato, decisamente e definitivamente, decidendo per Rino Gattuso: d’altro canto lo chiamano «ringhio». Il Corriere dello Sport dice così la sua su Rino Gattuso prossimo allenatore del Napoli. E poi continua.

Intravisto Gattuso

E’ arrivata la soffiata che ne avessero appena riparlato De Laurentiis e Gattuso e qualcuno s’è pure spinto oltre, sembra abbiano intravisto la sagoma dell’ex mediano di Ancelotti aggirarsi per la Capitale. Certo non per andare a godersi la Cappella Sistina. Ma questi sono dettagli che restano ai margini d’una storia che avvita il Napoli su se stesso, bruciando l’idea di un progetto ch’è divenuto incurante del passaggio del turno agli ottavi di finale di Champions. E si concentra esclusivamente sulla ricerca d’una svolta secca, rapidissima, da avviare domattina.

Nessun traghettatore

Non ci saranno traghetti per arrivare sino a giugno e poi eventualmente orientarsi altrove: su Gasperini o su chiunque altro piaccia a De Laurentiis. A Gattuso non è mai interessato giocarsela sino a giugno e senza un paracadute che desse un senso alla propria «scommessa» personale. Succedendo peraltro al «maestro» al quale si sente più vicino. La scelta, in quell’ondata di riflessioni, s’è registrata sabato notte. Dopo il pareggio di Udine, la nona gara senza vittoria e la certificazione ulteriore d’una crisi di fatto, con il quarto posto distante otto punti e il pericolo di dover fronteggiare l’esistenza economicamente meno lussuriosa che consente la Champions: Gattuso è divenuto, e prepotentemente, per De Laurentiis la zattera sulla quale lanciarsi

Addio Ancelotti

Ancelotti si accomoderà sulla panchina, l’avvertirà gelida. Saprà che quella sarà la sua ultima esperienza partenopea. Che è già stata attrezzata la successione, che certo non si resterà per troppo tempo ancora nelle ombre di una sera languida, persino malinconica, e che al risveglio, quando squillerà il cellulare, non gli resterà che il panorama e il rimpianto