Milan-Napoli è un pezzo di vita di Carlo Ancelotti, contiene in sé le emozioni del vissuto e anche le prospettive di un futuro che va plasmato a propria immagine e somiglianza. Il Corriere dello Sport ha analizzato nel dettaglio il sentimento enorme che ha Carlo per questo sfida.
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CdS – Ancelotti non cambia: avanti con il solito modulo
Milan–Napoli è un pezzo di vita di Carlo Ancelotti, contiene in sé le emozioni del vissuto e anche le prospettive di un futuro che va plasmato a propria immagine e somiglianza. Il Corriere dello Sport ha analizzato nel dettaglio il...
Milan-Napoli mai banale, ma Ancelotti non cambia
Sistemando sul davanzale il linguaggio convenzionale del bar sport per sfruttare la propria cultura enciclopedica e modellare una squadra che abbia di nuovo qualcosa di suo, persino quel sopracciglio che testimonia una inquietudine umorale: si cambia, certo, ma pochino o chissà quanto si capirà in campo.
In quel San Siro che ne ha visti di addobbi e di luminarie, di fantasiose e anche fantastiche interpretazioni di un albero di Natale che può ancora restare in soffitta. Di tridenti che appartengono ad un’epoca ormai distante. C’è stato un momento, dev’essere stata una tentazione. In cui è emersa la voglia di rimescolare, poi forse è sembrato anche un cenno di debolezza,. Avendo dinnanzi agli occhi l’immagine autorevole di un Napoli che varie volte, non tante però, ha rubato lo sguardo.
Il modulo
Si chiama 4-4-1-1, il resto appartiene alla evoluzione della gara, all’impatto che richiederanno le due fasi - quella attiva e quella passiva - e anche, chiaramente, alla capacità di decodificare una serata «diversa», perché è chiaro che qualcosa di questi venti giorni è rimasto nella carne. E, per ripartire, ci potrebbe essere una scelta che «talloni» l’equilibrio nella metà campo, a cui arriverà in sostegno la ferocia di Allan, la dolcezza nel palleggio di Elmas e la consistenza fisica e intellettiva di Fabian Ruiz.
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