Nonostante tutto, abbiamo sempre cercato di essere collaborativi, sollecitando e stimolando un percorso che rendesse la BoboTv, ancora più vicina alla gente, con sempre più attività sulle piattaforme. Noi chiedevamo informazioni e stimoli. In cambio, abbiamo ricevuto risposte indirette (attraverso la nostra manager) e poi dirette, con modi non rispettosi. Ci è stata data la chiara dimostrazione di difformità d'intenti. A questo punto per noi era impossibile proseguire, così abbiamo deciso di fermarci qualche giorno per chiarire i dubbi sollevati e di farlo tutti insieme. Nell’attesa di quel confronto tra i quattro membri del gruppo né uno, né cinque ha ucciso e sepolto lo spirito con cui è nata la Bobo TV. Lo spogliatoio deve o dovrebbe rimanere lo spogliatoio, sacro, protetto , difeso e onorato. O almeno avrebbe dovuto. Niente è irreversibile, ma le persone non vanno prese in giro. Ci vediamo nel percorso, Lele, Anto e Nick".
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