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L'assoluzione di Acerbi per assenza di prova nei fatti contestati da Juan Jesus durante il match Inter-Napoli ha fatto discutere soprattutto in riferimento alla sentenza del Giudice sportivo nel caso Santini, dove pure non furono raccolte prove testimoniali o audio/video eppure si andò alla condanna del calciatore a 10 giornate di squalifica.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "C’è poi il caso che riguarda Claudio Santini, che durante Sambenedettese-Padova (gennaio 2021) ha rivolto all’avversario Mawuli un’espressione gravemente discriminatoria («Nero di mer**a»). In quel caso, né l’arbitro (Natilla di Molfetta), né nessun altro fra campo e panchina aveva udito nulla, tranne un compagno di Mawuli (Masini). In quella decisione, la Corte scrive, fra l’altro che il procedimento a carico di Santini non è stato indiziario in quanto «assumono rilevanza principi consolidati in giurisprudenza, specialmente in sede penale; in particolare “il fatto contestato può essere ritenuto provato anche se il quadro probatorio sia formato dalle sole dichiarazioni della persona offesa, purché sia sottoposta a vaglio positivo circa la sua attendibilità e senza la necessità della presenza di riscontri esterni”». Orientamento che, scrive sempre Torsello, «è quello seguito da questa Corte federale d’appello»".
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