Fame, tanta. Grazia, che traspare dal suo sorriso aperto. E buono. Questo è Giovanni Simeone
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Il Mattino esalta Giovanni Simeone: il Cholito, fame e grazia
Simeone, qualità e quantità. Fame e generosità. Concretezza e poesia. Gol e sorrisi. Così il Cholito si è preso il cuore dei napoletani
In campo è una furia famelica. Fuori dal campo splendida umiltà. Doti che non sempre è facile veder coniugate in modo così equilibrato da sembrare un sogno. E' che lui, un sogno, lo ha già realizzato. E non una volta sola, ma quattro: come i suoi gol in Champions League. Quattro gol in quattro gare giocate. Non male, vero? Così il Mattino esalta il giocatore concreto e l'uomo dolcissimo che si mette a disposizione di allenatore, stampa e tifosi: l'antidivo per eccellenza. Che conquista tutti. "Grintoso, furioso, estroso, al novantaduesimo e con i crampi ancora vuole segnare dopo una doppietta, questo è Giovanni Simeone. Che poi esce dal campo e torna mite, anzi esce dal campo, tra primo e secondo tempo, e col suo nome sulla partita cerca quella del padre, Diego, e si rammarica perché perde, ma intanto lui ha battezzato quella del Napoli, un gol di destro e uno di testa, e due incursioni tra le linee (...) Simeone è un'altra storia, gioca con la rabbia di Osimhen, va su ogni pallone, lotta, e vince, contrasta e vince, spinge e vince, dribbla e vince, stoppa e segna, così fa il primo gol (...) È un duello di sera il suo, non contro gli scozzesi, ma contro il tempo e se stesso, vuole segnare tanto, vuole stare al centro dell'azione, e non è l'unico. Ci deve essere una forza contagiosa che ha toccato tutti, perché Raspadori fa recuperi in ripiegamento dopo trenta e quaranta metri di corsa, nessun pallone deve andare perduto".
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