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Il nuovo tecnico della Lazio Maurizio Sarri ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della conferenza stampa di presentazione
Nel pomeriggio di oggi, il nuovo tecnico della Lazio Maurizio Sarri si è presentato in conferenza stampa: tanti i temi trattati, tra questi il motivo per cui ha scelto di tornare sulla panchina biancoceleste e un retroscena su Lorenzo Insigne, attaccante accostato alla Lazio.
"Il percorso lo ha descritto perfettamente il presidente, le problematiche esterne sono state superiori a quelle lavorative e quindi era giusto fermarsi. Ora siamo pronti a ripartire e lo dobbiamo fare come ho detto dal primo giorno ai ragazzi, o si usano degli alibi o si usano queste problematiche come motivazioni. Dobbiamo fare dei miglioramenti, siamo reduci da due settimi posti e non possiamo migliorare tramite il mercato, dobbiamo lottare tutti i giorni per gli altri miglioramenti, ovvero quelli relativi alla crescita dei singoli. Ho detto che la Lazialità ti invade e lo dimostrano ancora una volta, i tifosi si incazzano ma poi ancora una volta sono lì. Questo significa essere laziali e questo è uno dei motivi per cui sono tornato qui. Cosa ho pensato quando ho scoperto di non poter fare mercato? Ho pensato che il presidente mi avesse fregato (ride, ndr). Avevo già preso la decisione di tornare, lasciare per le difficoltà mi sembrava brutto nei confronti della società e dei tifosi. C'è stata un'arrabbiatura di un'ora, poi ho messo da parte. Ho fatto una scelta, ho letto che sono tornato perché non avevo alternative ma ho trattato con quattro società italiane, club arabi e sudamericani. È stata un'estate prolifica, ma ho scelto la Lazio per il rapporto con l'ambiente compresi anche i magazzinieri. Tornare è una soddisfazione. Ho contattato Insigne? Ho cancellato la lista dei desideri dopo che ci hanno bloccato il mercato. L'unico desiderio è lavorare con la squadra, pensare a quello che può succedere tra 4-5 mesi mi sembra porre l'attenzione su qualcosa che non mi fa comodo. Lorenzo mi ha dato tantissimo, ma in questo momento da quello che mi sta dicendo il presidente certe possibilità non ci sono".
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