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Antonio Conte non terrà nessuna conferenza stampa prima della sfida di sabato contro il Como: l'annuncio della SSC Napoli.
Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza dalla sala stampa del Maradona dopo la partita vinta 3-1 contro l'Atalanta.
"Polemiche? Sono una persona che preferisce far parlare i fatti. Tante chiacchiere non mi fanno impazzire, spesso e volentieri mi ci ritrovo dentro e le accetto perché quando fai questo lavoro sei soggetto a tante critiche e valutazioni. Poi c’è la realtà dei fatti e questa sera abbiamo vinto una partita difficile contro una squadra che fa la Champions da anni e che negli ultimi due anni è venuta a vincere qui 0-3. Abbiamo avuto un po’ d’ansia nel secondo tempo, i ragazzi sono stati bravi anche se devono sapere che l’elettricità che oggi si respirava al Maradona va mantenuta e ci ha fatto vincere lo scorso anno. Adesso abbiamo l’infortunio di Anguissa, che è l’ennesima tegola in un momento in cui abbiamo già perso De Bruyne, non conosciamo l’infortunio di Gilmour e non sappiamo quando rientrerà Spinazzola. Non dimentichiamo che lo scorso anno avevamo cominciato dal 3-4-2-1 quindi i senatori conoscevano già questo sistema. Rrahmani e Hojlund? Tutto apposto, li ho visti un po’ affaticati e ho scelto di toglierli anche perché tutti si devono sentire coinvolti, ormai sono passati 5 mesi. Sono contento delle prestazioni dei ragazzi, Beukema ha fatto benissimo e Lang ha giocato la prima partita da titolare al Maradona. Sono contento che ragazzi come Lucca e Mazzocchi, che non aveva giocato ancora un minuto, abbiano trovato spazio. Devono sentirsi tutti coinvolti, anche i due ragazzi (Vergara e Ambrosini, ndr). In questo momento dobbiamo trovare delle soluzioni diverse e delle alternative e non è semplice. Dobbiamo fare a meno di 5 giocatori, sento dire che mi lamento e piango, so tutto ma almeno sono una persona vera e non indosso maschere! Ho un rapporto forte con i calciatori e se dico X è X, non è Z. Sono contento per la vittoria, ma ora dobbiamo solo pensare al Qarabag, che affronteremo tra tre giorni. Contento? Non dovevo mettermi in pace con me stesso, sono una persona molto trasparente. Dopo Bologna, volevo che fosse messo in risalto il fatto che mi fossi preso le colpe e invece non è andata così. Quando parlo, mi prendo sempre la responsabilità di quello che dico perché so che il giudice è il campo. Sono state due settimane in cui abbiamo riflettuto, so di avere un gruppo pulito e onesto e nessuno potrà mai rovinare il rapporto che ho con loro, a prescindere da come andrà. Ora dobbiamo pensare a recuperare gli infortunati, anche perché sono tanti”.
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