La vita a Napoli e il rapporto con la città
—Io a Napoli sto benissimo, con la mia famiglia vivo benissimo, sono al centro città, vicino al mare. Napoli e i napoletani mi emozionano come vita privata. Io però non posso fermarmi lì. Io porto con me una responsabilità, voi stessi dite che devo sempre vincere. Io sento questa responsabilità, so che stiamo facendo cose belle.
Il futuro e la pressione di vincere
—Ho grande stima per il presidente, ma mi sono reso anche conto che il tifoso napoletano non si accontenta, vuole vincere. Ha l'ambizione di vincere, io devo calcolare tutto, non sono stupido. Io accetto la pressione ma devo avere anche le armi. Non ho voglia di andare al massacro, parleremo anno prossimo col presidente per vedere il da farsi. L'aiuto che il presidente mi ha chiesto io l'ho dato. In maniera molto serena ora cercheremo di vincere questo campionato. Lo meritano questi ragazzi che si ammazzano per il Napoli. Non so se ci riusciremo. Dopodiché si deciderà cosa bisogna fare.
Il rapporto con i media e il rispetto
—Ripeto che ho un ottimo rapporto con tutti, ma non tutti mi portano rispetto. Ieri dopo le mie parole c'è stato tanto sciacallaggio da parte dei media. Questo mi rammarica molto.
Cosa serve per lo Scudetto
—Cosa serve per lo scudetto? Serve continuare a crederci ed anche un po' di sorte. Noi da gennaio in poi abbiamo avuto la sorte contro ogni volta. Questi ragazzi sono encomiabili nella difficoltà. Il tifoso deve essere molto contento e a me sinceramente emoziona".
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