Le parole di Antonio Conte in conferenza stampa al termine del match con il Bologna di Vincenzo Italiano.
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Conte in conferenza: “Non siamo squadra! Parlerò con il club, siamo indifendibili”
Le parole di Conte in conferenza dopo Bologna-Napoli
—"Sicuramente non posso non essere preoccupato, 5 sconfitte da inizio anno sono troppe soprattutto per una squadra che è stata etichettata come ammazza campionato. Quello su cui dobbiamo riflettere è che quando perdi non è mai un caso. Quando perdi 5 partite significa che c'è qualcosa di reiterato. Già dopo il PSV ho provato a trasferire le mie emozioni ai più vecchi. Voglio fare i complimenti al Bologna per l'energia e l'entusiasmo messi, ci hanno battuto su tutto. Noi dobbiamo pensare a cercare di affrontare seriamente alcune situazioni e risolvere possibilmente il problema. Col gruppo storico ho già manifestato le mie preoccupazioni. Nel calcio il compitino non basta, oltre alla tattica ci vuole ardore, cuore, entusiasmo. Noi alla prima situazione negativa ci siamo sciolti. Mi dispiace dover tirare fuori scheletri del passato, abbiamo già fatto un decimo posto dopo uno scudetto. Dobbiamo riflettere, parlerò con il club di questo aspetto. Dopo 4 mesi ancora facciamo il compitino. Non c'è quella positività e quell'alchimia di combattere tutti assieme. Non so se riusciremo a cambiarle o meno. Finché è un problema di tattica va bene, ma se va oltre al campo dobbiamo riflettere, significa che io non sto facendo un buon lavoro. Qualcosa bisogna fare, non c'è da accompagnare un morto. Se abbiamo voglia tutti insieme bene, altrimenti ognuno si prenda le proprie responsabilità. Sono il primo a prendermele. Siamo ancora in tempo se abbiamo voglia di cambiare il trend. Oggi è la quinta sconfitta e non mi è piaciuta come è arrivata, oggi non posso proteggere me stesso e i calciatori. Quando le dinamiche sono extra calcistiche sono cavoli amari. Il Bologna è un'ottima squadra allenata da un ottimo allenatore. Quando parlo di dinamiche extra calcistiche parlo di cuore, di voglia, di entusiasmo, sono problemi motivazionali. Quest'anno stiamo facendo molta molta fatica, non siamo squadra. Mi prendo io tutta la responsabilità, io sono a capo della situazione, ma diventa difficile anche per me sapere se potrà cambiare qualcosa. Le cose si fanno, ma dipende come si fanno, con che voglia, con che cuore, con che determinazione. Dovremmo avere voglia di fare qualcosa di bello. Oggi ognuno sta pensando di voler guardare il proprio orticello".
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